Stati Uniti

Cos'è andato storto in Iowa e cosa c'è da imparare

Dovevano essere le primarie più tencologiche di sempre, ma il sistema è andato in tilt e solo la carta può salvare la situazione

L'applicazione al centro delle polemiche (Keystone)
5 febbraio 2020
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La nuova app sviluppata appositamente per contare i voti è andata in tilt e il sistema di backup telefonico è stato subissato dalle richieste, non riuscendo a garantire l'opreatività. E così a oltre un giorno e mezzo dalle primarie del partito democratico in Iowa, le più tecnologicamente avanzate da sempre, i risultati definitivi non sono ancora noti.

(Per la cronaca, i primi risultati parziali, arrivati nelle scorse ore, mostrano il vantaggio del 35enne Pete Buttigieg su Bernie Seanders. Particolarmente staccato uno dei favoriti, l'ex vicepresidente Joe Beiden).

A salvare il salvabile (ovvero l'accuratezza del voto) ci sta pensando... la carta. Quella delle schede di voto, ora passate al setaccio per verificare l'accuratezza dei conteggi.

In breve

  • L'app sviluppata per centralizzare i conteggi dei voti è nuova e non sarebbe stata testata a sufficienza.
  • Non tutti i volontari si sono preparati per utilizzare l'app in maniera corretta.
  • Vi sarebbero state difficoltà a macchia di leopardo a scaricare, ad effettuare il login e/o a utilizzare l'applicativo.
  • Le informazioni da inviare erano di più rispeto al passato. Anche questo potrebbe aver contribuito alla confusione.
  • Le linee telefoniche di "emergenza" sono risultate subissate di chiamate e non hanno potuto mitigare più di tanto il problema.

Cos'è successo? 

Il partito democratico dell'Iowa si è affidato alla ditta Shadow Inc. per sviluppare un'app con cui poter rapidamente comunicare l'esito dei contegg. L'investimento sarebbe stato di milioni, ha riferito ai microfoni della Cbs il commentatore Dan Patterson della Cnet. "Peccato - ha aggiunto – che l'applicazione sia stata messa in beta test usando la nostra democrazia".

La stesa Shadow Inc. ha affrontato di petto le critiche su Twitter, rilevando come il problema non abbia inficiato la raccolta dei voti e i risultati. Ad essere stata problematica, invece, è stata la trasmissione delle cifre.

Nel frattempo il partito democratico ha smentito voci secondo cui si si trattato di un atto di hackeraggio.

Per risolvere il problema, sono state contate a mano le schede cartacee in modo da poter verificare i risultati. "Se non ci fossero stata la carta, ora avremmo a che fare con una vera crisi di credibilità (in tutto il processo", ha dichiarato Eddie Perez al Mit Techonology Review. Attualmente dirigente all'Open Source Election Technology Istitute e già dirigente del costruttore di macchine per il voto Hart InterCivic ha aggiunto: "Questa è una chiara lezione del perché una traccia cartacea è critica" in circostanze come questa.

Cosa non ha funzionato

Il New York Times ha riportato che molti responsabili dei seggi hanno avuto difficoltà addirittura nello scaricare l'applicazione (qui tutti i problemi), che – stando ad alcuni screenshot pubblicati dalla rivista Motherboard e secondo il Wall Street Journal – non sarebbe stata distribuita attraverso i normali Appstore di Apple e Google, ma utilizzando i loro "cugini" adibiti al test di versioni di sviluppo del software (TestFlight e TestFairy). Una mossa alquanto inopportuna per un applicativo il cui sviluppo dovrebbe essere concluso.

Problemi si sarebbero riscontrati anche nella trasmissione dei dati ai server centrali così come nell'effettuare il lgoin. La ditta produttrice che garantisce ora che il bug è stato risolto. Rassicurazioni che non sembrano tuttavia aver convinto i democratici del Nevada, che per le prossime primarie avevano interpellato sempre la Shadow Inc. A seguito della débacle in Iowa, il partito ha infatti annunciato che non impiegherà quelle applicazioni.

Come detto, un sistema di backup tramite una linea telefonica era pronto a entrare in servizio. Con il sistema app completamente in tilt, la "helpline" è stata subissata dalle richieste e non è riuscita a smaltirle.  

"Avere un sistema basato sulla carta non solo mitica il rischio di interferenze dall'estero, ma riduce anche la possibilità che i risultati non siano corretti", ha aggiunto - sempre commentato al Mit Technology Review David Lavine dell'Alliance for Securing Democracy.

In Svizzera

Nel giugno del 2019 il Consiglio federale aveva dichiarato prematuro generalizzare il voto elettronico. La decisione faceva seguito alla rinuncia di Ginevra (nel novembre 2018) a suluppare uteriormente il suo sistema di e-voting e alle gravi falle di sicurezza riscontrati a marzo del 2019 nel codice sorgente del software proposto dalla Posta.

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