
La Gran Bretagna non intende diventare un paradiso fiscale dopo la Brexit. Lo ha affermato il cancelliere dello Scacchiere, Philip Hammond, in un'intervista al quotidiano francese Le Monde ampiamente ripresa dai media del Regno Unito che sottolineano come si tratti di un modo di rassicurare Bruxelles nel corso delle trattative per il divorzio dall’Ue. Il tono è molto diverso rispetto a quello usato a gennaio dal ministro, secondo cui Londra sarebbe stata disposta a "fare tutto il possibile" pur di restare competitiva. Ma dopo l’insuccesso elettorale di giugno la premier Tory Theresa May e il suo governo hanno dovuto abbandonare la linea dura e proporre invece soluzioni di compromesso. Intanto crescono gli attriti dentro l’esecutivo sulla libera circolazione che potrebbe venir prorogata per un periodo di transizione anche dopo la Brexit. Come sottolinea il Daily Telegraph sono stati tenuti all’oscuro rispetto a questa posizione due ministri chiave: Boris Johnson, titolare degli Esteri, e Liam Fox, al Commercio internazionale, sostenitori della linea dura rispetto ai cittadini Ue.