Estero

Assange può essere interrogato nell'ambasciata dell'Ecuador

L'accordo per interrogarlo c'è, ora tocca agli svedesi decidere come procedere
14 dicembre 2015
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L'Ecuador ha dato il suo assenso alla richiesta della Svezia di interrogare Julian Assange all'interno della sua ambasciata di Londra, dove il fondatore di Wikileaks si trova confinato da oltre tre anni. L'accordo fra Quito e Stoccolma è stato firmato dopo lunga trattativa, scrivono diversi media, fra cui la Bbc. Le autorità svedesi intendono processarlo per presunte violenze sessuali di cui due donne lo accusano. Assange ha trovato rifugio nel 2012 presso l'ambasciata ecuadoriana, dalla quale non può uscire perché verrebbe catturato dalle forze dell'ordine britanniche ed estradato in Svezia. Lui nega le accuse della giustizia svedese e ritiene che siano l'anticamera di un'estradizione negli Stati Uniti, dov'è ricercato per aver pubblicato nel 2010 un numero enorme di documenti riservati dell'amministrazione Usa attraverso Wikileaks. Un portavoce del Foreign Office britannico ha concesso che «tocca agli inquirenti svedesi decidere come procedere». (Ansa)

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