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Val Cavargna, la strada resta chiusa a causa della frana

Proseguono i lavori di messa in sicurezza dei versanti instabili, con diversi interventi di consolidamento e prevenzione

Immagini del materiale franato lo scorso 29 gennaio
(Vigili del fuoco)
18 febbraio 2025
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Non è ancora possibile stabilire quando la strada provinciale 10 della Val Cavargna sarà riaperta. Nel frattempo, proseguono i lavori di messa in sicurezza della strada chiusa dopo la frana verificatasi lo scorso 29 gennaio, nel comune di San Nazzaro. Raggiungere Cavargna, 180 abitanti, a 1’000 metri di altezza, continua a essere difficoltoso. I frontalieri usano la strada che porta a Corrido, un tracciato molto stretto oltre che pericoloso. Attualmente è in corso la bonifica di 1’200 metri quadrati del versante: i rocciatori stanno eseguendo le perforazioni necessarie per la posa di microcariche di esplosivo, che consentiranno la demolizione controllata di 1’000 metri cubi di materiale franato. Poi si procederà con l’installazione di reti paramassi, così da garantire la riapertura della strada in condizioni di piena sicurezza. Per l’intervento, la Provincia di Como ha stanziato un finanziamento di 530mila euro. La Val Cavargna è un territorio caratterizzato da versanti instabili. Lo stesso versante montano, proseguendo in territorio svizzero, diventa la Val Colla, dove lo scorso gennaio una frana a Cimadera ha investito e ucciso un 44enne del Luganese. Per questo, l’Amministrazione provinciale di Como è impegnata in diversi interventi di consolidamento e prevenzione: sono già programmate ulteriori opere di messa in sicurezza lungo la SP 10 a Cavargna; sono in corso lavori di posa di reti paramassi lungo la SP 10 nel territorio di Cusino; proseguono gli interventi di consolidamento dei versanti lungo la SP 11 tra Corrido e Val Rezzo.

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