Previsto un incontro tra il sindaco di Tresa, Piero Marchesi, il direttore del Dipartimento delle istituizoni, Norman Gobbi, e il prefetto di Varese
Sono soprattutto i ‘Fratelli d’Italia” della premier italiana Giorgia Meloni a mantenere alta la temperatura riguardo al Cas (Centro di accoglienza straordinaria) che, in aprile, dovrebbe essere ospitato nell’ex caserma dei carabinieri di Luino, a centocinquanta metri di distanza dalla dogana di Fornasette. La decisione del prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello, di convocare un incontro istituzionale, in programma venerdì 21 febbraio, non ha placato il clima di tensione. All’incontro di Luino sono stati invitati il sindaco di Tresa, Piero Marchesi, e il direttore del Dipartimento delle istituzioni, Norman Gobbi, a conferma che le preoccupazioni espresse in Ticino sono prese in considerazione dal prefetto di Varese.
Le polemiche di Fratelli d’Italia e di Forza Italia si concentrano sul sindaco di Luino, Enrico Bianchi, accusato di aver nascosto alla cittadinanza la decisione (presa dal Ministero dell’interno, guidato dal leghista Matteo Piantedosi, forse per questo motivo la Lega è rimasta in silenzio fino a ora). La minoranza consiliare, mercoledì 12 febbraio, ha chiesto la convocazione del Consiglio comunale. Mario Contini, presidente del circolo luinese di Fratelli d’Italia, in una lunga nota, sostiene che “c’era la volontà di realizzare il centro tenendo la cosa in sordina: un atto deliberato contro la cittadinanza. Inoltre, ci risulta che l’ex caserma non sia allacciata alla fognatura e disponga solo di una biologica”.
A sua volta, Forza Italia Giovani Varese, in una nota ha sottolineato “il malcontento della vicina Svizzera, che ha già espresso il proprio dissenso, preoccupata per le possibili complicazioni transfrontaliere, soprattutto in relazione all’aumento dei flussi migratori illegali attraverso il confine”. Solidarietà al sindaco di Luino è stata espressa dal Circolo Democratico, che in una nota ha criticato “le penose esternazioni, anche da parte di importanti politici locali di destra. Esternazioni che ci lasciano sgomenti per la superficialità e la becera propaganda qualunquista, che fomentano preoccupazioni, paure verso gli stranieri e pericolose pulsioni razziste”.
Nel frattempo, nelle ultime ore, ha fatto sentire la propria voce il “Gruppo di Lavoro per l'Integrazione” di Luino, che in una nota, dopo aver espresso una valutazione positiva sul Cas di Fornasette, fa sapere di “essere disponibile a collaborare con l’amministrazione comunale e con la Cooperativa San Marco, che gestirà il Centro di accoglienza di Fornasette, esattamente come già sta facendo con le altre realtà di accoglienza che operano sul territorio”.