laR+ Confine

Manifestazione al Bassone, condannato un candidato sindaco

La protesta a favore dei detenuti di domenica 9 febbraio ha coinvolto una trentina di persone incappucciate e vestite di nero

La protesta è avvenuta all’esterno del carcere
(archivio Ti-Press)
10 febbraio 2025
|

Fumogeni, persone incappucciate e vestite di nero, urla e slogan (a favore dei detenuti) contro il sistema carcerario nel pomeriggio di domenica 9 febbraio all'esterno del Bassone, carcere di Como: una manifestazione non autorizzata, che ha portato all'arresto di un 34enne comasco, candidato sindaco alle ultime elezioni amministrative a Como, con la lista ‘Comitato assemblee popolari’, e alla denuncia a piede libero di cinque donne di età compresa fra i 25 e i 30 anni.

Processato per direttissima il 34enne comasco riconosciuto colpevole, e condannato, per resistenza a pubblico ufficiale, nei limiti della condizionale, per cui dopo la sentenza è tornato in libertà. Una trentina i partecipanti alla protesta (è di oggi la notizia fornita dal ministro della Giustizia Carlo Nordio che il tasso di affollamento del Bassone 188,44%, è il più alto in Italia) che all'arrivo delle forze dell'ordine, polizia penitenziaria, agenti della Questura e carabinieri, si sono dispersi salendo su alcune autovetture: una di queste, sulla quale c'erano le cinque donne, è stata bloccata.

Per cercare di evitare l'identificazione delle ragazze, poi denunciate a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale, il 34enne ha spintonato gli agenti. Da qui il suo arresto. Gli accertamenti proseguono per identificare gli altri partecipanti alla protesta.