Confine

‘Riprendiamoci questa città di bar chic e grandi marchi’

In arrivo sabato 20 aprile la manifestazione ‘Como per tutti’, che intende denunciare la gentrificazione del capoluogo lariano

Centro sempre più off-limits
18 aprile 2024
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Corteo e Street Parade, sabato 20 aprile. A Como, dove dalle 14, per le vie del centro storico sfileranno i partecipanti alla manifestazione ‘Como città per tutti’ seguiti da cinque veicoli muniti di casse acustiche. Che il capoluogo non sia più una città per tutti lo conferma il fatto che i residenti sono in calo e che da qualche anno si assiste alla fuga di giovani coppie in Ticino, non solo per lavoro, ma anche per abitarci. All’insegna dello slogan ‘Reclaim the lake’ (mi riapproprio del lago) gli organizzatori della manifestazione intendono parlare di “socialità e riappropriazione di spazi abitativi, contesti di divertimento e luoghi di scambio e condivisione” contro una città che “si riempie più di locali chic, bar-librerie, negozi di grandi marchi... di certo, i turisti e i ricchi sono contenti, ma cosa resta per la cittadinanza? Dimentichiamo costantemente che Como è città di frontiera, eppure chiudiamo i dormitori e costruiamo cancelli per impedire alle persone a cui viene negato qualunque riparo di trovare soluzioni anche precarie e provvisorie”.

Il problema degli affitti cari

Nel manifesto degli organizzatori della Street Parade si legge che a Como “da una parte stanno i ricchi, la gentrificazione (progressivo cambiamento socioculturale, ndr), un’estetica del sé apparentemente perfetta ma con ampie zone d’ombra; dall’altra sono marginalizzate tutte le soggettività alternative” e viene posto anche l’accento sugli affitti in quanto vivere “in città è ormai un lusso pressoché inaccessibile a chiunque non abbia un Isee (reddito, ndr) stratosferico. Eppure di strutture abitative ce ne sarebbero, ma sono abbandonate”. Da qui l’interrogativo: “Dove pensa il sindaco Rapinese di collocare tutte le persone che sfratta e cerca di nascondere lontano dai portici e dalla città murata?”. Il corteo si concluderà nell’area di sosta di via San Martino, poco distante dalla sede dell’Università dell’Insubria. Qui i manifestanti rimarranno sino alle 22.

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