Confine

Zone economiche speciali, ‘per tutelare l’economia lombarda’

Oltreconfine torna la richiesta di istituirle per evitare la fuga delle imprese in Ticino e invogliare grandi gruppi a delocalizzare nella regione

(Ti-Press)
25 ottobre 2022
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Si torna a parlare della necessità di istituire una Zona economica speciale (Zes) nelle aree territoriali della Lombardia confinanti con la Svizzera, con particolare riferimento alle Province di Varese, Como e Sondrio. L’occasione è stata fornita da Massimiliano Romeo, capogruppo dei senatori leghisti, che in proposito ha presentato un disegno di legge: "In un contesto di contraccolpi economici in seguito alla pandemia e di perdurante crisi internazionale, riteniamo sia necessario ricorrere alle Zes per garantire agevolazioni e supporti concreti a quelle aree geografiche lombarde che patiscono una crescente delocalizzazione oltre il confine elvetico. L’istituzione di una Zes in Lombardia può essere un’opportunità per quei territori e la ricetta giusta per tutelare il tessuto produttivo lombardo, garantendo competitività e sviluppo che sono la spina dorsale della nostra economia. La Lega dimostra nuovamente di essere al fianco dei territori e ora, con una maggioranza di centrodestra al governo e in parlamento, confidiamo che possa essere più vicina l’effettiva attuazione di questa proposta".

Una proposta datata 2014...

La proposta del senatore varesino non è nuova. Un primo passaggio a livello istituzionale risale al luglio 2014, momento in cui il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato una legge regionale dal titolo ‘Istituzione di Zone economiche speciali (Zes) nelle aree territoriali della Lombardia confinanti con la Svizzera’. Non solo con il Canton Ticino, ma anche con i Grigioni. Il disegno dei legge regionale era stato presentato da Alessandro Fermi, all’epoca sottosegretario con la delega ai rapporti istituzionali nazionali e internazionali. Attualmente Fermi è il presidente del Consiglio regionale.

... ma bocciata dalla Commissione finanza della Camera dei deputati

La proposta di legge del 2014 trasformata in un emendamento a firma della Lega Nord alla legge di Stabilità 2017 non ha fatto molta strada in quanto bocciata dalla Commissione finanza della Camera dei deputati. A cinque anni di distanza è tornata quindi in auge. La proposta di legge firmata dal senatore Romeo in estrema sintesi per le imprese comprese nella Zes, la cui sede è a 20 chilometri dal confine (oltre 80mila imprese di cui 40mila in provincia di Como e 35mila in quella di Varese), prevede l’esenzione totale delle imposte doganali e dell’Iva sull’importazione, esenzione delle imposte sui redditi per i primi otto anni, esenzione dell’imposta regionale per i primi cinque anni, riduzione dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente per i primi cinque anni e altro ancora. Tutto questo per evitare la fuga delle imprese lombarde in Canton Ticino e per invogliare i grandi gruppi a delocalizzare in Lombardia e oltre confine.

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