Confine

Covid, Como e provincia in zona arancione rafforzata

Il governatore Fontana firma tre ordinanze per incrementare le misure di prevenzione che riguardano diverse aree del territorio

Allarme arancione rafforzato (Ti-Press)
1 marzo 2021
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In Lombardia, la varianti avanzano e scattano tre nuove ordinanze per altri Comuni che passeranno da mercoledì 3 marzo in ''zona arancione rafforzata''. Stretta sulle misure e chiusura delle scuole tranne che per gli asili nido. Il provvedimento scatterà durerà una settimana, fino al 10 marzo compreso. Sulla base delle raccomandazioni della Commissione indicatori Covid 19 di Regione Lombardia e sentito il Ministero della Salute, il governatore Attilio Fontana questa sera ha firmato tre ordinanze con l’obiettivo di rafforzare le misure di prevenzione e contrasto al Covid su diverse aree del territorio lombardo. Un'ordinanza prevede da mercoledì il passaggio di Como e l'intera provincia lariana in zona arancione rafforzata.

Provincia lariana particolarmente colpita

Quella lariana, dopo Brescia, è la provincia lombarda maggiormente colpita dal coronavirus. L'ultima impennata sembra aver colpito in modo omogeneo alcune aree, come il Triangolo Lariano e Comuni tra Lario e Ceresio. Un'altra ordinanza riguarda una cinquantina di Comuni delle province di Mantova, Cremona e Pavia e una decina nel milanese. Per tutti i Comuni in zona arancione rafforzato viene stabilita la didattica a distanza per le scuole dell’infanzia, le primarie e le secondarie ad esclusione degli asili nido. Prorogate per un’altra settimana le misure già adottate per tutti i Comuni della provincia di Brescia, sempre con esclusione degli asili nido. A conferma della situazione sempre più pesante in provincia di Como la giornata nera per il Sant'Anna di San Fermo della Battaglia e l'ospedale Sant'Antonio Abate di Cantù: pronto soccorso sono stati presi d'assalto dai pazienti con difficoltà respiratorie, in alcuni casi gravi, a causa del Covid.

Più casi e pronto soccorso presi d'assalto

Al Sant'Anna sono state ricoverate 163 persone, 12 in terapia e intensiva, 20 a Cantù e 21 Mariano Comense. "Siamo nella necessità di riconvertire ulteriori posti letto da destinare ai pazienti Covid - osserva il direttore generale Fabio Banfi -. Nel fine settimana i pronto soccorso di San Fermo e Cantù hanno registrato un significativo incremento di accessi per sintomatologia riconducibile al Covid. Alle 14 di oggi avevamo 23 pazienti in attesa di ricovero al Sant'Anna e 4 in attesa dell'esito del tampone, 12 pazienti in attesa di ricovero a Cantù e 7 in attesa dell'esito del tampone, molti dei quali con necessità di assistenza respiratoria. Dobbiamo quindi incrementare la quota di posti letto destinati a questa tipologia di pazienti. considerata la situazione chiedo di evitare accessi impropri al Pronto Soccorso».

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