Confine

Un'estate senza americani per il turismo comasco

L'assenza degli ospiti 'made in Usa' si fa sentire sugli introiti per l'intero indotto lariano. A tenerli lontani l'obbligo della quarantena

(Ti-Press)
14 luglio 2020
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Un’estate senza americani costa al turismo lariano una cinquantina di milioni di euro per i mancati introiti nell’alloggio, nell’alimentazione, nei trasporti, nei divertimenti, nello shopping e nei souvenir. É quanto emerge da una analisi della Coldiretti sugli effetti della proroga del nuovo decreto, in vigore dal 15 luglio, sull’obbligo di quarantena anche per chi arriva dagli Usa.

Il problema è molto sentito nelle province di Como e Lecco, dove l’assenza di turisti stranieri sta costando cara all’intero comparto turistico, compreso il segmento degli agriturismi che operano nel comprensorio interprovinciale. ''La perdita dei turisti statunitensi è particolarmente pesante perché hanno un budget elevato - sostiene Fortunato Trezzi, presidente Coldiretti Como-Lecco -. Gli americani prestano anche particolare attenzione alla qualità dell’alimentazione, per la quale destinano una quota elevata della spesa durante la vacanza e apprezzano l’agroalimentare made in Lario: quindi il danno è ancora più accentuato''.

Gli statunitensi non sono i turisti più numerosi sul Lario, in quanto superati da tedeschi, svizzeri e francesi, ma sono quelli che arrivano a Como con il portafoglio più gonfio, non badano a spese come i russi e gli australiani, pure loro scomparsi a causa del Covid-19.

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