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Il dinosauro carnivoro più antico è di Saltrio

Il ritrovamento risale a 20 anni fa, ma solo ora si è riusciti a datare esattamente l'età del ceratosauro: 200 milioni di anni

I ricercatori con la ricostruzione del dinosauro
19 dicembre 2018
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È il più antico dinosauro carnivoro di grandi dimensioni scoperto al mondo. Il ritrovamento risale al 1996 a Saltrio, in un cava a ridosso del valico di Arzo. Si chiama Saltriovenator zanellai, giovane ceratosauro vissuto 200 milioni di anni nel varesotto, a ridosso con il Canton Ticino. Lungo poco meno di  otto metri, pesante una tonnellata, è stato svelato ieri a Milano a Palazzo Reale dai paleontologi Cristiano Dal Sasso, Simone Maganuco e Andrea Cau. Primo dinosauro italiano del Giurassico e unico dinosauro lombardo, Saltriovenator rappresenta una nuova specie che retrodata di 25 milioni di anni la comparsa dei grandi dinosauri predatori.

''Questo cacciatore d'agguato ad andatura bipede viveva tra le spiagge tropicali e le foreste lussureggianti che ricoprivano l'attuale Lombardia occidentale. Il suo identikit, pubblicato sulla rivista PeerJ, rivela un giovane esemplare di dimensioni impressionanti per l'epoca, con un cranio di 80 centimetri armato di denti aguzzi e arti anteriori con quattro dita, di cui tre possenti e artigliate. La loro anatomia suggerisce che le ali degli uccelli derivino dalla fusione delle prime tre dita dei dinosauri teropodi. Sebbene frammentario, lo scheletro mostra un mosaico di caratteri anatomici ancestrali e derivati” ha affermato, nel corso della presentazione a Palazzo Reale, il paleontologo del Museo di Storia Naturale Cristiano Dal Sasso, che per riuscire a identificare le ossa più frammentarie è andato in California e a Washington per ritrovarne la posizione precisa su scheletri più completi. ''Non tutti i frammenti combaciano, ma molti sono adiacenti e ci permettono di ricostruire la forma di intere ossa. Per completare il puzzle abbiamo usato anche una stampante 3D''.

I resti di Saltriovenator rappresentano le prime ossa di dinosauro su cui sono state trovati morsi e rosicchiature di pesci e invertebrati marini, segno che la carcassa rimase sul fondo marino per mesi o anni prima di fossilizzare. La cava di Saltrio in cui è avvenuto il ritrovamento è nota per aver fornito blocchi di pietra per la costruzione della Scala, la Galleria Vittorio Emanuele e il Palazzo Reale di Milano, nonché parte della Mole Antonelliana di Torino e la Cappella Colleoni di Bergamo.  Nella cava di Saltrio in precedenza c'erano stati altri due importanti ritrovamenti fra il 2013 e il 2015.

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