Confine

Vecchia conoscenza della magistratura ticinese reo confesso

Ha ammesso le sue colpe il 51enne che venerdì notte ha ferito con 3 proiettili un benzinaio a Busto Arsizio. Nel 2014 rapinò a Vacallo

(Ti-Press)
23 luglio 2018
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'Sono stato io a sparare''. Ha ammesso le proprie responsabilità Maurizio Fattobene, 51enne canturino, pregiudicato con una sfilza di precedenti non solo nel comasco, ma anche in Ticino, per una serie di rapine, l'ultima delle quali alla Bp di Vacallo nel 2014, per la quale nel 2016, è stato condannato a Como ad otto di carcere. Lo ha fatto nel pomeriggio di oggi al Bassone, nel corso dell'interrogatorio di garanzia da parte del gip comasco Carlo Cecchetti, ammettendo il tentato omicidio di venerdì sera, poco dopo le 19, ai danni del benzinaio Marco Lepri, 39enne, sposato e padre di due bambine.

A fornire la notizia è stata Francesca Binaghi, avvocato di Como, legale di fiducia di Fattobene: "Al momento dell'arresto (qualche ora dopo il grave fatto di sangue, ndr.) non ha opposto resistenza, ha fatto ritrovare la pistola con la quale aveva sparato e ha consegnato il bottino. Milleseicento euro, l'incasso della giornata". Dal racconto fornito da Fattobene sarebbero emersi particolari importanti, oltre che sconcertanti per ricostruire i fatti di venerdì sera. A Busto Arsizio, l'uomo era arrivato a bordo della Lancia Y di un parente, mentre il complice era il sella ad uno scooter di sua proprietà.

Stando all'avvocato Binaghi, Fattobene avrebbe sparato perché "sembrava che il benzinaio fosse armato".  Lepri, però, non era armato, mentre Fattobene ha sparato tre colpi di pistola, colpendo il benzinaio due volte alla coscia sinistra ed una all'addome. Il legale ha fatto sapere il motivo per cui Fattobene, pur condannato a otto anni, era in libertà: "È uscito nel 2016, poco dopo la condanna, per incompatibilità alla detenzione. Il motivo? E' invalido al 100% a causa di una polmonite. Vive con una pensione di 290 euro al mese". Le condizioni del benzinaio 39enne, ricoverato all'ospedale di Legnano, continuano ad essere gravissime.

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