Confine

Ottanta pecore rubate a Gaggino-Faloppio

22 agosto 2017
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Dopo le trenta capre sbranate dal lupo in Alto Lago, ora il furto di ottanta pecore. Per gli allevatori comaschi di ovini sono tempi duri. L'abigeato è stato scoperto ieri mattina da Marcello Bani, allevatore di Gaggino-Faloppio, poco distante dalla ramina.

Non è la prima volta che l'allevatore di Camnago Volta viene preso di mira: ''Non so dire perché ce l'hanno me. Nel gennaio scorso mi hanno ucciso 44 pecore. Ora questo furto. Nell'ovile è rimasta una decina di agnellini che, mancando il latte delle loro mamme, ora rischiano di morire. Quasi tutte le pecore rubate sono gravide''. Forse è questo l'aspetto per cui sono state rubate.

I carabinieri di Gaggino non escludono che possa essere stato un furto su commissione. I razziatori di pecore sapevano come ''riciclare'' il bottino, decisamente insolito da queste parti. Sul posto i ladri - almeno due o tre considerato il numero di pecore rubate - sono arrivati con un camion, che non ha insospettito gli abitanti della zona che lo hanno visto arrivare, sul quale hanno caricato gli ovini, per poi allontanarsi per essere inghiottiti nelle tenebre notturne. Tutte le pecore, quando sono state rubate, avevano al collo una targhetta, che però si può facilmente togliere, motivi per cui sarà difficile dimostrare la provenienza furtiva.

L'allevatore di Gaggino-Faloppio, dopo la strage di gennaio, aveva pensato di mettere le telecamere al suo ovile, ma non lo aveva ancora fatto per via dei costi. ''Ora non mi rimane che chiudere la mia esperienza di allevatore di pecore'', osserva amaro Marcello Bani, giovane allevatore di ovini.

Marco Marelli

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