Confine

Don Giusto dovrà chiudere il 'centro notturno' per migranti

Don Giusto Della Valle
(Pablo Gianinazzi)
7 aprile 2017
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«Una cosa è scontata: non li lasceremo per strada». Don Giusto Della Valle a fine mese chiuderà gli spazi ricavati nell’oratorio della parrocchia di Rebbio e che in questi mesi, nelle ore notturne, hanno accolto i migranti raccolti, tra Ponte Chiasso, stazione Como San Giovanni e ‘campo governativo’, dalle ‘ronde solidali’. «Una realtà che si continua a non vedere», annota il sacerdote, sul cui volto è stampata l’amarezza. La decisione di chiudere il ‘centro notturno’ è stata presa a seguito della riunione, nei giorni scorsi, del Consiglio pastorale della parrocchia di Rebbio. Sono emerse perplessità in merito alla promiscuità tra oratorio e ‘centro notturno’. Da qui la decisione di chiudere una esemplare esperienza, portata avanti dai tanti volontari che da mesi danno una mano a don Giusto. Fra loro numerosi ticinesi, oltre ad associazioni d’Oltregottardo, che hanno contribuito con soldi, generi alimentari, letti a castello e abbigliamento. «La nostra è stata una risposta all’emergenza – prosegue don Giusto –. Cosa ne sarebbe stato dei migranti che, respinti dalla Svizzera, non sapevano dove andare? Cosa ne sarebbe stato di loro nei mesi in cui la temperatura scendeva abbondantemente sotto lo zero? Ora rischiamo di avere in giro per la città centinaia di fantasmi: le strutture in grado di ospitare una ottantina di senzatetto e migranti sono state chiuse. Questo ci impone di trovare nuove soluzioni per non lasciare nessuno per strada».

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