Confine

L'ex caserma di Cavallasca potrebbe diventare un centro di temporanea accoglienza per migranti

(Pablo Gianinazzi)
30 ottobre 2016
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A Como c’è ‘fame’ di strutture in grado di ospitare migranti, anche perché quelle che erano disponibili sono da tempo occupate dai profughi. Migranti che, dopo gli ultimi importanti sbarchi sulle coste italiane, sono risaliti sino a Milano e da qui a Como, per un viaggio della speranza che sempre più spesso di ferma in frontiera. C’è innanzitutto il problema dei minorenni non accompagnati. Il progetto della Prefettura – quattro o cinque strutture in grado di ospitare 100 minori – non riesce a decollare, anche se il tempo stringe.

Il ‘Centro di temporanea accoglienza’ di via Regina Teodolinda, aperto il 17 agosto, spesso ospita più di 300 migranti, la capienza prevista quando è stato allestito. Ecco, dunque, la necessità di trovare nuove strutture. Fra quelle individuate c’è l’ex caserma della Guardia di Finanza di Cavallasca, sul confine con Pedrinate. Il Ministero dell’interno, tramite la Prefettura, ha stanziato 240mila euro per la ristrutturazione finalizza ad allestire un ‘centro di temporanea accoglienza’ per migranti. Chi fosse interessato a effettuare i lavori lo deve far sapere alla Prefettura entro questo mercoledì. Una volta ristrutturata, l’ex caserma sarebbe in grado di ospitare 200 persone. La Lega Nord si è opposta e, come fin troppo facile prevedere, ha già minacciato proteste.

Domani mattina arriverà a Como una delegazione della Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza, i identificazione ed espulsione, nonché sulle condizioni di trattamento dei migranti e sulle risorse pubbliche impegnate. La delegazione farà visita ad alcuni centri di accoglienza comaschi, a partire proprio da quello di via Regina Teodolinda.