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Como, la 'teste Omega' Stefania Ariosto a processo  per simulazione di reato

18 luglio 2016
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Guai giudiziari per Stefania Ariosto, diventata nel '95 la ''teste Omega'' nel processo per la corruzione dei giudici romani, nell'ambito della ''guerra di Segrate'' vinta da Silvio Berlusconi su Carlo De Benedetti, per la conquista della casa editrice ''Mondadori'', fra cui il settimanale ''Panorama''. Stefania Ariosto, 66enne, antiquaria, commerciante, imprenditrice, avvocato, iscritta all'Ordine degli avvocati di Como, accusata di simulazione di reato, è sotto processo a Como in relazione a un episodio risalente la sera del 19 ottobre 2013: la ''teste Omega'' raccontò di aver subito, nel parcheggio vip del Casinò di Campione d'Italia, un'aggressione da parte di due sconosciuti, che le rubarono 50mila franchi. Una vicenda che, considerata la ''vittima'' dell'aggressione, nell'autunno 2013 fece parecchio scalpore. Ne parlarono tutti i media italiani. Ai vertici della casa da gioco Stefania Ariosto propose di essere risarcita della somma rapinata, evitando quindi di denunciare l'accaduto che a suo dire avrebbe potuto avere strascichi giudiziari imbarazzanti per il Casinò. Proposta ''indecente'' per la casa da gioco, che informò i carabinieri dell'enclave dell'accaduto. La ricostruzione fatta dai militari, anche sulla scorta del sistema di videosorveglianza, tra i cui ''frame'' non c'è traccia degli aggressori, è scaturita in un rapporto alla Procura di Como. Da qui il processo, la cui fase istruttoria, fin qui, è risultata alquanto vivace per i commenti ad alta voce di Stefania Ariosto, nei confronti dei testi dell'accusa. In più occasioni, il giudice Marzio Valerio ha minacciato di allontanarla dall'aula. Il processo, dopo la pausa feriale, riprende il 16 settembre.

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