Speciale Economia

Diminuisce la fiducia di chi investe

Il rally di inizio anno è durato poco. Chi investe sta reagendo in modo molto vulnerabile alle recenti turbolenze verificatesi nel settore bancario, anche se l’intervento delle banche centrali e delle autorità ha probabilmente evitato il peggio. Il persistere di un’inflazione elevata e la serie di rialzi dei tassi di riferimento non ancora conclusa freneranno probabilmente in modo significativo la crescita di quest’anno.

La crisi di fiducia nel sistema finanziario è grave. La perdita di fiducia nelle banche ha provocato un deflusso massiccio di denaro della clientela, mettendo in difficoltà diverse banche. Per reperire liquidità, le banche in difficoltà hanno dovuto vendere titoli subendo delle perdite. Mentre negli Stati Uniti sono state soprattutto le banche regionali a risentire della perdita di fiducia, in Europa ne sono stati colpiti anche istituti più grandi, come Credit Suisse.

Nonostante le attuali incertezze del sistema finanziario, nel corso dell’ultimo meeting della Fed il suo presidente, Powell, ha deciso di innalzare ulteriormente i tassi di riferimento portandoli a una fascia target compresa tra il 4,75 e il 5%. Il motivo di questa decisione è da ricercare nell’inflazione tuttora elevata, pari al 6%, e alla forza del mercato del lavoro, caratterizzato dal pericolo acuto che si verifichi una spirale salari-prezzi.

Gli indicatori economici provvisori degli Stati Uniti risultano tuttora sorprendentemente solidi: come in Europa, l’impulso maggiore proviene dal settore dei servizi. Per la prima volta dal terzo trimestre 2020, l’indice S&P 500 registra un calo degli utili pari circa al 5%. Gli aumenti dei tassi di riferimento adottati peggioreranno ulteriormente le condizioni finanziarie per la raccolta di capitali da parte delle imprese nel breve e medio termine e avranno un impatto negativo sullo sviluppo economico e sulla crescita degli utili. Si può quindi ipotizzare che l’atterraggio morbido perfetto non sarà così facile da architettare. Con le turbolenze nel settore bancario, il rischio di atterraggio duro è certamente aumentato.

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