Spettacoli

‘SanPa’: i figli di Muccioli querelano Netflix

'Ricostruzione distorta della storia della comunità e del fondatore' di San Patrignano. La querela è stata presentata nei giorni scorsi ai carabinieri.

Vincenzo Muccioli (Wikipedia)
7 aprile 2021
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Andrea e Giacomo Muccioli, figli di Vincenzo il fondatore della Comunità di San Patrignano, querelano per diffamazione aggravata Netflix, che ha prodotto il documentario sulla comunità e sulla figura del padre. Lo riporta il Corriere Romagna. ’SanPa. Luci e tenebre a San Patrignano’, la docuserie che riporta anche lunghi stralci d’intervista ad Andrea Muccioli, avrebbe offeso la memoria del padre Vincenzo. Secondo i figli di Muccioli, assistiti dall’avvocato Alessandro Catrani, la serie fa una ricostruzione distorta della storia della comunità e del fondatore: "I figli del fondatore di Sanpa – scrive il legale – lamentano, innanzitutto, come all'interno della docu-serie Vincenzo Muccioli venga indicato come misogino e omosessuale. La causa della sua morte, inoltre, viene attribuita all'Aids, ovvero a un'infezione da Hiv contratta a causa del suo stile di vita e dei suoi comportamenti privati”.

Specificando che i familiari rilevano che “nessuna di tali affermazioni, indiscrezioni, pettegolezzi, presentati a milioni di persone, è vera”, gli stessi familiari “lamentano come si diffami, al di là di ogni legittima opinione sulla vita e l'operato di Vincenzo Muccioli, l'immagine e la memoria di una persona scomparsa”. La vita privata dei Muccioli sarebbe stata letteralmente “travolta” dopo la messa in onda della produzione. Da cui l'azione legale ritenuta “ineccepibile”. La presa di posizione si conclude così: “Diffamazione e violazione delle leggi sulla privacy sono per i famigliari di tutta evidenza. Sarà, peraltro, la magistratura a valutare la sussistenza di violazioni di legge, le eventuali responsabilità penali e a quantificare il danno recato alla memoria di Vincenzo Muccioli e alla vita di tutti i suoi eredi”.

‘SanPa’ è la prima docu-serie originale italiana di Netflix, approdata il 30 dicembre 2020 sulla piattaforma streaming per una platea di 190 Paesi. Scritta da Carlo Gabardini, Gianluca Neri, Paolo Bernardelli e diretta da Cosima Spender, è stata realizzata con 25 testimonianze, 180 ore d’interviste e immagini tratte da 51 differenti archivi. Dalla docuserie, a pochi giorni dalla disponibilità sulla piattaforma, la Comunità di San Patrignano si era già formalmente e “completamente” dissociata, definendo il racconto fatto “unilaterale”, “sommario e parziale”, con una narrazione focalizzata “in prevalenza” su “testimonianze di detrattori”.

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