Scienze

Creati i primi robot microscopici invisibili a occhio nudo

Sfruttando tecniche di litografia misurano 250 micrometri, integrano sensori e un minuscolo calcolatore e si programmano via impulsi di luce

11 dicembre 2025
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Costruiti i primi robot microscopici, con le dimensioni di un batterio. Capaci di percepire l'ambiente, ragionare, fare calcoli e muoversi, sono il risultato dello studio coordinato da Marc Miskin dell'Università della Pennsylvania (USA) e pubblicato su "Science Robotics", cui la rivista ha dedicato la copertina.

Così piccoli da essere invisibili, potrebbero essere usati in futuro in molte applicazioni, per controllare l'ambiente o per trasportare farmaci nell'organismo in modo mirato.

Da decenni la robotica punta alla miniaturizzazione di macchine completamente automatizzate, ossia capaci di funzionare senza alcun controllo, ma tutti i tentativi si erano scontrati finora con seri limiti tecnologici. Finora i più piccoli robot al mondo erano riusciti infatti a essere ridotti a dimensioni non inferiori a un millimetro e avevano bisogno di ricevere dall'esterno sia energia che istruzioni.

Sfruttando gli strumenti utilizzati per produrre i transistor, le cosiddette tecniche di litografia, i ricercatori sono riusciti a ridurre il volume complessivo dei microrobot di ben 10.000 volte. Larghi appena 250 micrometri, ossia 250 milionesimi di metro, i microrobot sono grandi come uno dei più comuni e noti organismi unicellulari, il paramecio, e sono quindi invisibili a occhio nudo.

Nonostante le dimensioni, al loro interno hanno un minuscolo calcolatore, sensori e dispositivi grazie ai quali possono muoversi lentamente utilizzando una quantità di energia pari ad appena 100 nanowatt, ossia un miliardesimo di watt.

La programmazione dei robot avviene attraverso impulsi di luce e i primi test hanno dimostrato che le minuscole macchine sono in grado di percepire le variazioni di temperatura dell'ambiente, dirigendosi verso la fonte di calore.