archeologia

La Germania ridà all'Italia una decina di beni archeologici

Dagli elmi alle monete, le opere antiche valgono una fortuna. L'operazione è stata possibile grazie alla collaborazione fra i due Paesi

Fra i reperti tornati a casa
(Ministero della cultura italiano)

Una kylix attica, un elmo corinzio in bronzo del IV secolo a.C., uno scrigno in avorio e legno della bottega degli "Embriachi", una olla pauceta e tante monete d'oro o in bronzo: sono alcuni dei 14 beni archeologici, di notevole valore economico e culturale, provento di diverse attività di reato, restituiti all'Italia dalla Germania.

La consegna, ha annunciato il Ministero della cultura (Mic), è avvenuta oggi nella sede del Reparto operativo dei Carabinieri tutela patrimonio culturale, alla presenza di Viktor Elbling e del comandante dei Carabinieri tutela patrimonio culturale, generale di brigata Vincenzo Molinese. “Il sequestro e la consegna definitiva dei 14 beni culturali è frutto della collaborazione intercorsa tra il personale addetto alla Cooperazione internazionale del Comando Carabinieri Tpc e il Blka di Monaco di Baviera (Germania), nonché del coordinamento intercorso tra i rispettivi Ministeri della cultura”, ha annunciato il Mic.

"La restituzione degli antichi manufatti celebra - si legge in una nota - la conclusione di varie indagini di polizia giudiziaria svolte dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che ha localizzato in Germania i beni culturali".

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