Scienze

Danni alla placenta anche se non si fuma più

Una ricerca su mamme fumatrici ed ex fumatrici mostra come alcuni cambiamenti genetici dovuti al tabacco persistono anche se si smette

Foto archivio Ti-Press
8 ottobre 2020
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La placenta ha una sua "memoria" e ricorda bene di quando la mamma fumava e, per la gravidanza, ha smesso. È noto che smettere di fumare prima della gravidanza riduce drasticamente i rischi per la salute di madre e bambino. Ma il lavoro dei ricercatori francesi dell'Inserm, del Cnrs e dell'Università Grenoble Alpes, pubblicato su Bmc Medicine, ha mostrato come il fumo, anche se interrotto prima di aspettare un bimbo, può influire sulla placenta.

Attraverso lo studio del Dna placentare di 568 donne, i ricercatori hanno dimostrato che il fumo durante e prima della gravidanza provoca cambiamenti epigenetici con la metilazione del Dna, una forma di modificazione coinvolta nell'espressione genetica nel sangue e nelle cellule del corone ombelicale. Nelle fumatrici, 178 regioni del genoma placentare sono state notate alterazioni nella metilazione del Dna. Nelle ex fumatrici, i ricercatori hanno identificato 26 di queste 178 regioni la cui metilazione del Dna era ancora compromessa.

La presenza di alcuni cambiamenti di metilazione del Dna nella placenta delle donne che smettono di fumare prima della gravidanza suggerisce l'esistenza di "una memoria epigenetica dell'esposizione al tabacco", spiega la ricercatrice di Inserm Johanna Lepeule, che ha guidato il lavoro. È lei a dire che i cambiamenti nel Dna placentare nei geni legati allo sviluppo fetale potrebbero in parte spiegare gli effetti del fumo osservati sul feto e alla conseguente salute del bambino.

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