Un nuovo studio pubblicato dalla Boston University sostiene che il consumo della droga leggera non sembra ridurre le chanches di concepimento
Il consumo di marijuana non sembra danneggiare la fertilità negli uomini e nelle donne, né ridurre le probabilità di rimanere incinte. Lo sostiene un nuovo studio pubblicato dalla Boston University sul Journal of Epidemiology and Community Health, in cui per la prima volta è stata valutata la probabilità media di concepimento per ciclo e l’uso della cannabis. La marijuana è infatti una delle droghe ricreative più diffuse tra le persone in età riproduttiva. Già precedenti studi ne avevano esaminato gli effetti sugli ormoni legati alla riproduzione e la qualità dello sperma, ma con risultati contrastanti. Il suo consumo viene di solito sconsigliato a chi si sottopone a trattamenti di procreazione assistita.