Arte

Lo spirito di via Nassa 54 torna con ArteperArte

La casa degli artisti di Lugano al centro dell'esposizione al Mercato coperto di Giubiasco, dal 16 al 24 novembre

12 novembre 2019
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«Sono convinto che la maggior parte delle persone non sa che via Nassa in quegli anni era una casa degli artisti» ha affermato, con un misto di orgoglio e nostalgia, in conferenza stampa Gabriele Tamagni. Del resto ad andare oggi nella via dello shopping luganese si trovano negozi uguali a Milano o Londra «e per ritrovare la via Nassa di allora bisogna guardare dal terzo piano in su». Oppure andare – dal 16 al 24 novembre, con vernissage venerdì 15 alle 18.30 – al Mercato coperto di Giubiasco, dove il tradizionale appuntamento con ArteperArte Flash sarà dedicato, appunto, a Via Nassa 54. questo luogo dove «gli artisti si sono trovati, hanno preso in affitto degli spazi e hanno iniziato a confrontarsi, a discutere – e anche a far festa» ha spiegato Gabriele Tamagni che quell’atmosfera l’ha vissuta: suo fratello Giancarlo era infatti uno degli inquilini di quella casa, insieme a Fernando Bordoni, Pier Giorgio Ceresa, Jimmy Ortelli, Sergio Piccaluga e Maria Pospisilova. Artisti che ritroveremo, appunto, al Mercato coperto di Giubiasco, sia con le loro opere, sia di persona – tranne Maria Pospisilova, scomparsa nel 1974.

«Sono convinto che la maggior parte delle persone non sa che via Nassa in quegli anni era una casa degli artisti» ha affermato, con un misto di orgoglio e nostalgia, ieri in conferenza stampa Gabriele Tamagni. Del resto ad andare oggi nella via dello shopping luganese si trovano negozi uguali a Milano o Londra «e per ritrovare la via Nassa di allora bisogna guardare dal terzo piano in su». Oppure andare – dal 16 al 24 novembre, con vernissage venerdì 15 alle 18.30 – al Mercato coperto di Giubiasco, dove il tradizionale appuntamento con ArteperArte Flash sarà dedicato, appunto, a Via Nassa 54. questo luogo dove «gli artisti si sono trovati, hanno preso in affitto degli spazi e hanno iniziato a confrontarsi, a discutere – e anche a far festa» ha spiegato Gabriele Tamagni che quell’atmosfera l’ha vissuta: suo fratello Giancarlo era infatti uno degli inquilini di quella casa, insieme a Fernando Bordoni, Pier Giorgio Ceresa, Jimmy Ortelli, Sergio Piccaluga e Maria Pospisilova. Artisti che ritroveremo, appunto, al Mercato coperto di Giubiasco, sia con le loro opere, sia di persona – tranne Maria Pospisilova, scomparsa nel 1974.

Un’esperienza che, come accennato all’inizio, in pochi ricordano: ma se di tracce in via Nassa ne sono rimaste poche, c’è un documentario realizzato nel 1969 da Chris Wittwer e Gualtiero Walter Schönenberger per la televisione svizzera, una testimonianza che durante l’apertura dell’esposizione sarà proiettato.Il filmato sarà l’unica testimonianza diretta di via Nassa 54: «Volutamente non abbiamo voluto ricostruire niente: sarebbe stato ingiusti tentare di farlo. Ma abbiamo mosso degli spazi, attraverso dei pannelli abbiamo creato delle zone che sono dedicate ai diversi artisti». In queste ambienti «l’artista ha il suo spazio, lo può gestire come vuole, sforando se vuole verso gli spazi di altri artisti proprio come avveniva lì, dove si attraversava una porta o si saliva una scala e avvenivano queste osmosi». Un allestimento a zone – «per i quadri, poi uno dei presenti è scultore e le sue opere saranno distribuite in tutto lo spazio» –che lascia la massima libertà al pubblico su come percorrere la mostra, come da tradizione di ArteperArte Flash che vuole portare l’arte contemporanea senza le ingessature dei musei. «Quindi entrate, trovate degli scomparti liberissimi, dove potete circolare, dove potete interpretare, farvi le vostre idee, portare via le vostre emozioni e confrontarvi con gli artisti» la conclusione di Gabriele Tamagni. IAS

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