Arte

Per fare un viaggio ci vuole un albero

Può un libro di botanica raccontare la nostra storia? L’autore del libro che vi consigliamo questa settimana pensa di sì.

16 novembre 2018
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Può un libro di botanica raccontare la nostra storia? L’autore del libro che vi consigliamo questa settimana pensa di sì.
Come Phileas Fogg, Jonathan Drori compie un giro del mondo, non in ottanta giorni, bensì in ottanta alberi. Partendo dai nobili platani della sua Inghilterra si muove verso est attraversando tutti i continenti, fino all’acero canadese, al suo dolce contenuto e ai suoi splendidi colori autunnali, raccontandoci miti, sacralità, leggende, ma anche curiosità e stranezze del mondo vegetale, come l’albero dinamite del Costa Rica, i cui frutti esplodono scagliando semi a più di 250 km/h.
Ma ognuno dei suoi meravigliosi ottanta alberi è anche un pretesto per narrare un storia, dai violini di Stradivari realizzati col nostro abete rosso agli agghiaccianti riti di automummificazione dei monaci buddhisti nel Giappone dell’albero della lacca.
Veniamo a sapere come, quando l’uomo scoprì che il legno dell’ontano non marciva dentro l’acqua, ci costruì sopra una città in mezzo al mare (e nacque Venezia).
E con le splendide illustrazioni di Lucille Clerc compiamo davvero un tour globale, attraversiamo oceani girando le pagine, restando affascinati dall’albero del viaggiatore del Madagascar, incantati dal ciliegio Giapponese, strabiliati dalla sequoia nordamericana.
Se a Natale non sapete cosa regalare, regalate un giro del mondo…

Il giro del mondo in 80 alberi
di Jonathan Drori
Illustrazioni di Lucille Clerc
L’ippocampo, 2018
240 pagine

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