Culture

Il Premio Strega va alle “Otto montagne” di Paolo Cognetti

Cognetti
7 luglio 2017
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Paolo Cognetti ha trionfato al Premio Strega 2017. Con il suo romanzo sul valore dell'amicizia e degli incontri e sull'amore per le alte vette “Le otto montagne” (Einaudi) ha conquistato tutti: i ragazzi che gli hanno aggiudicato il Premio Strega Giovani, i giurati che gli hanno assegnato il vertice della cinquina e ieri sera a Roma una netta vittoria finale con 208 voti.

«Questa vittoria la dedico proprio alla montagna che è un mondo abbandonato, dimenticato e distrutto. Io mi sono votato a cercare di raccontarla, a fare il portavoce. A cercare di fare il tramite tra la montagna e la pianura e la città» ha detto Cognetti all'annuncio della vittoria, bevendo il liquore Strega. «Mi ricordo Pavese, Ginzburg, Morante e un sacco di maestri che hanno vinto questo premio e mi sento piccolissimo in confronto, e mi sento un'enorme responsabilità sulle spalle per cercare di essere degno di far parte di questa storia e di dire delle cose buone per i lettori», ha aggiunto.

Anche questa volta non ce l'hanno fatta le due donne in cinquina (l'ultima a vincere lo Strega è stata Melania G.Mazzucco nel 2003 con “Vita”): Teresa Ciabatti con la sua autofiction un po' thriller, “La più amata”, (Mondadori) ha avuto 119 voti e data per superfavorita fin dalla candidatura si è dovuta accontentare del secondo posto. Wanda Marasco, per la seconda volta al Premio Strega, con “La compagnia delle anime ferite” (Neri Pozza) è arrivata terza con 87 voti. È risalito al quarto posto, rispetto all'ultimo della cinquina Matteo Nucci con “È giusto obbedire alla notte” (Ponte alla Grazie), che ha avuto 79 voti, mentre è arrivato ultimo Alberto Rollo con “Un'educazione milanese” (Manni), 52 voti.

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