Culture

'Malatempora' alla Rsi

Malatempora
24 novembre 2016
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Infine è tornata, e nel gruppo che la accompagna troviamo pure una vecchia conoscenza: il Gatto Arturo. Stiamo parlando della satira che, dopo tanti anni, ormai non sappiamo più quanti, ricomparirà sugli schermi della Rsi con ‘Malatempora’, sabato alle 20.40 su La 1 (e poi per altri tre sabati, fino al 17 dicembre).

Già, satira, “una parola pesante, ma usiamola lo stesso”, come scrivono gli autori della trasmissione in un comunicato. A proposito, fra questi, insieme alla regista Mladenka Radic e al produttore Pasquale Salamina, troviamo un’altra vecchia conoscenza, il figliol prodigo (della satira, s’intende) Sergio Savoia. E anche questa è una buona notizia, non solo per la satira.

Ma che cosa è ‘Malatempora’? “Un programma che ripercorre il funesto 2016 con spregiudicato umorismo e scanzonata irriverenza”, così i suoi ideatori. A condurlo, o meglio a fungere da “gran cerimonieri”, ci saranno Julie Arlin e Paolo Riva. Non solo, insieme al buon vecchio Gatto Arturo, ci saranno pure Flavio Sala e i suoi personaggi, “bislacchi interpreti del cittadino medio”.

Insomma, con ‘Malatempora’ ci si appresta a “un volo pindarico sull’anno che sta per finire, a cavallo tra attualità e umorismo”. E noi, lo ammettiamo, ne siamo sinceramente felici, convinti che la satira sia una dei ritrovati più alti e più salutari della cultura umana. Certo, se poi il volo pindarico sul 2016 non mancherà di sorvolare anche il nostro microcosmo svizzero-italiano, con le sue bizzarrie e le sue bassezze, sarebbe ancora più divertente e più sensato.

Del resto, come ricorda pure l’enciclopedia, la satira non si limita al colore o alla comicità estemporanea, ma con il suo punto di vista critico mostra le contraddizioni in cui siamo immersi e promuove un cambiamento. Anche per questo è sempre stata osteggiata, oltre che amata.

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