Culture

Tutti in fila per il wc d'oro di Cattelan

(Kristopher McKay)
16 settembre 2016
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Si intitola 'America', e potrebbe rappresentare gli eccessi dello stile di vita statunitense. O forse rappresenta le opportunità che questa nazione offrirebbe a tutti. O forse, semplicemente, le contraddizioni di una nazione dove l'un per cento della popolazione possiede il 99 per cento della ricchezza.
Quale che sia il suo significato, rimane un wc rivestito d'oro a 18 carati installato in uno dei bagni unisex del Guggenheim di New York. E lì rimarrà, a disposizione dei visitatori (con il divieto, per non usurare l'opera durante l'utilizzo, di alzare la predella), finché un collezionista non vorrà acquistare quest'opera d'arte del padovano Maurizio Cattelan.

Quindi, si entra da soli e ci si trova "faccia a faccia" – ma si potrebbero citare anche altre parti del corpo – con l'arte e con l'interrogativo se il "trono" di Cattelan sia un capolavoro sulla scia della 'Fontana' dadaista di Marcel Duchamp del 1917 e la 'Merda d'artista' di Piero Manzoni del 1961. Con una differenza: stavolta la fruizione è interattiva.

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