
“Giuro e prometto di riempirmi la pancia, di bere bene e di fare il gentiluomo. Giuro e prometto di non prendermi mai troppo sul serio e di portare rispetto all’Amicizia e alla Buona Cucina. Giuro e prometto di tramandare e onorare la ricetta del Bollito Misto”. Più o meno così suona il voto del nuovo Confratello, inginocchiato davanti al Gran Maestro, quando entra a far parte della Confraternita. Il Gran Maestro, mettendogli il coltellaccio da cucina sulla spalla, lo nomina Cavaliere della Confraternita del Bollito Misto. Questo me lo racconta il Gran Maestro in persona, Cavalier Pecchi, mentre ci porta in auto a Barate di Gaggiano, nella campagna milanese; costeggiamo il Naviglio Grande, che per andare in città prende acqua dal fiume Ticino, passando...