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‘Situazione imprevedibile, serve essere pronti’

L’assemblea generale ordinaria della Società ticinese degli ufficiali (Stu), che ha avuto luogo sabato a Locarno, ha visto il suo presidente, il colonnello SMG Manuel Rigozzi, concentrarsi su tre aspetti principali: “Le dinamiche geopolitiche e le loro implicazioni, lo stato attuale dell’Esercito svizzero e la modernizzazione e il futuro della Stu”.

Rigozzi, si legge nel comunicato diffuso alla stampa, “ha più volte sottolineato l’attuale delicata situazione globale di imprevedibilità totale, nella quale non è più possibile approcciarsi alla risoluzione dei problemi con dei metodi convenzionali di analisi dei rischi. L’esercito necessita finalmente di mezzi ed equipaggiamento moderni, completi per tutta la truppa, di una formazione adeguata che permetta impieghi tempestivi su scenari multipli e soprattutto biasima la continua erosione di risorse umane a favore del servizio civile che indeboliscono il già delicato effettivo delle nostre forze armate”.

Durante la discussione “è stato ribadito dalla sala che la situazione geopolitica internazionale è caratterizzata da diversi fattori: competizione tra potenze, tensioni regionali, cambiamenti climatici e anche da minacce non tradizionali”. Per quanto riguarda l’esercito “la Svizzera si impegna tradizionalmente in una politica di neutralità e difesa nazionale e deve essere pronto ad assolvere i compiti affidati e pronto per rispondere alle varie situazioni di minaccia”. Unanime è la preoccupazione “per la situazione geopolitica attuale e per le condizioni di salute dell’esercito, perché possa far fronte alle sfide future”. Tutto ciò, “si traduce in finanziamenti importanti e tempestivi a favore dell’ultima riserva strategica nazionale, l’Esercito svizzero per l’appunto”.