Ticino

Turismo, dopo la risalita dei pernottamenti si pensa al futuro

Pianezzi (Hotelleriesuisse): 'Le attrazioni restino aperte'. Trotta (Ticino Turismo): 'Stiamo pensando a una campagna'. Soddisfatto Vitta (Dfe)

Ti-Press
4 settembre 2020
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Per il turismo in Ticino il mese di luglio è il classico raggio di sole dopo la tempesta: con 388 mila pernottamenti, il nostro cantone si classifica al quarto posto dei più visitati. A fronte di un dato nazionale ancora molto negativo, la flessione è stata del 26% rispetto allo stesso mese del 2019, da noi si è registrato un +13%. «È una soddisfazione molto grande, perché non ci aspettavamo un’evoluzione così positiva» commenta da noi raggiunto il presidente di Hotelleriesuisse Ticino Lorenzo Pianezzi. Che spiega come si sia verificato «un afflusso massiccio di clientela giovane che ci ha scoperti, questo fa ben sperare per il futuro. Perché se siamo riusciti a seminare bene queste persone nei prossimi anni potrebbero scegliere di tornare.

Pianezzi: 'C'è la possibilità di cambiare mentalità'

Un segno più registrato anche senza gli eventi. «Non vuol dire che non sono importanti - annota Pianezzi -, ma che tutto il lavoro fatto di concerto con le istituzioni è stato ascoltato, compreso il monito di trascorrere le vacanze in Svizzera: e gli svizzeri hanno scelto in ottima percentuale il nostro cantone». Questo è successo perché «la comunicazione di Ticino Turismo ha funzionato benissimo e abbiamo raccolto i frutti». E guardando ai prossimi mesi, il presidente di Hotelleriesuisse Ticino è chiaro: «A Ticino Turismo e alle Otr chiediamo di fare una comunicazione efficace anche per quanto concerne l’inverno, perché in primavera non abbiamo lavorato e mancano entrate molto importanti. Il San Salvatore ad esempio già dall’anno scorso ha tenuto aperto in inverno e lo rifarà, c’è la possibilità di cambiare mentalità. Serve quindi una promozione anche per i periodi invernali. Le attrazioni che restano aperte possono giocare un ruolo fondamentale, se agli alberghi si aggiungessero navigazione e impianti di risalita si chiuderebbe il cerchio».

I progetti di Ticino Turismo

Sul tema Ticino Turismo è già sull’attenti. Il suo direttore Angelo Trotta infatti ci dice che «abbiamo in mente un’iniziativa che potrebbe chiamarsi ‘Il Ticino resta aperto’, stiamo valutando le attrazioni come ristoranti, alberghi, impianti di risalita, navigazione che sarebbero disposte a rimanere aperte un po’ più a lungo o a riaprire nel periodo natalizio, e stiamo pensando di promuovere il Ticino autunnale per tutte le attività all’aperto cercando l’adesione di Svizzera Turismo. Un appoggio, e il riscontro di un po’ di buona volontà da parte di qualche attrattore turistico dopo che ha fatto i suoi calcoli di profitto, aiuterebbe. Se non lo facciamo quest’anno dove le strutture turistiche sono state chiuse tre mesi, non lo faremo più». Sui dati pubblicati dall’Ufficio federale di statistica Trotta rileva che «torniamo a cifre positive dopo quattro mesi catastrofici, in luglio abbiamo avuto un aumento del 50% del mercato interno, gli svizzeri sono venuti e abbiamo fatto meglio degli altri anni malgrado ci mancasse l’importante fetta del turismo estero». Per Trotta «ha aiutato molto la campagna che abbiamo fatto in Svizzera tedesca e per la prima volta in Svizzera francese, adesso stiamo già pensando all’autunno: abbiamo lanciato una seconda campagna pubblicitaria nel resto della Svizzera e nel sud della Germania». E il progetto ‘Vivi il tuo Ticino’ quanto ha aiutato? «Rileviamo più di 3’000 pernottamenti su 388 mila, ma la campagna ha contribuito tantissimo a rilanciare il territorio affinché i ticinesi stessi ne fossero ambasciatori. Per il consumo del buono abbiamo deciso di allungare la scadenza e ci sarà tempo fino a fine ottobre, e stiamo pensando all’eventualità di prolungare la parte dei pernottamenti fino a fine anno».

Christian Vitta: 'Se pensiamo quando per la pandemia a Pasqua abbiamo chiesto ai confederati di non venire da noi...'

Molto soddisfatto anche il direttore del Dipartimento finanze ed economia Christian Vitta, che alla ‘Regione’ afferma come «sono dei dati positivi in un contesto difficile, considerando che a Pasqua addirittura abbiamo dovuto chiedere ai confederati di non venire in Ticino a passare le vacanze». Secondo Vitta «hanno giocato più fattori: sicuramente in termini generali gli svizzeri hanno passato le vacanze in Svizzera e il Ticino è stata una delle mete preferite, e ‘Vivi il tuo Ticino’ ha contribuito a muovere le acque sul mercato ticinese. Si è parlato molto del nostro territorio, del turismo e il tutto ha messo in moto un circolo virtuoso per farci conoscere da fuori e riscoprirci da dentro».

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