Ticino

Investimenti dei Comuni, 14 milioni dal Cantone

La Commissione della gestione ha approvato il rapporto per sostenere le opere infrastrutturali degli enti locali più deboli

(foto Ti-Press)
25 agosto 2020
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Via libera da parte della Gestione del Gran Consiglio al credito quadro per il periodo 2020-2023 denominato 'Aiuto agli investimenti'. Il relatore del rapporto è il liberale radicale Nicola Pini. Si tratta di 14 milioni di franchi (quattro milioni in meno rispetto al precedente) destinati a rendere finanziariamente sopportabili investimenti necessari od obbligatori, ovvero quelli destinati a infrastrutture di base, per i Comuni finanziariamente più in difficoltà (con un moltiplicatore superiore al 90% e risorse fiscali pro capite inferiori al 90% della media cantonale) e che non aumentano il livello debitorio di questi enti. La competenza decisionale su questi fondi è del Dipartimento delle istituzioni, che si basa sul preavviso della Commissione per la perequazione finanziaria intercomunale. Anche la quantificazione del credito quadro è stata preavvisata favorevolmente dalla Commissione per la perequazione finanziaria e tiene conto - si legge nel rapporto - della netta riduzione constatata nel quadriennio appena concluso (solo 6,9 milioni utilizzati a fronte dei 18 stanziati). 

Adeguare le infrastrutture delle valli

La destinazione degli investimenti (aggregazioni escluse) è andata negli anni prevalentemente nel settore dell'approvvigionamento idrico, ma anche fognature, strade e scuole. In prospettiva, si ricorda nel rapporto che cita uno studio (Gestion des infrastructures communales dans les régions de montagne) pubblicato dal Gruppo svizzero per le regioni di montagna (Sab) e l'Associazione svizzera infrastrutture comunali (Asic) lo scorso luglio. Secondo le due associazioni - si spiega nel rapporto di Nicola Pini - la sfida del finanziamento a lungo termine delle infrastrutture è tutt'altro che risolto: non solo l'avvento delle nuove tecnologie e i cambiamenti climatici aumentano le necessità d'investimento, ma anche la situazione topografica, la scarsa densità demografica e il fatto che le regioni di montagna sono più sotto pressione in estate per ragioni turistiche.

Riforma 'Ticino 2020' da concludere al più presto

La Gestione, infine, prende atto e comprende la decisione del Consiglio di Stato di rimandare al momento della presentazione di 'Ticino 2020' la verifica quadriennale dell'efficacia degli strumenti perequativi. "In questo senso - si precisa - non può che ribadire quanto già espresso nell'ambito della trattazione dell'iniziativa 'Per Comuni forti e vicino al cittadino', vale a dire l'assoluta necessità di concludere al più presto la riforma 'Ticino 2020', un'importante misura strutturale di riordino, chiarificazione e semplificazione dei flussi finanziari e delle competente tra Cantone e Comuni"

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