Ticino

Giorgio Galusero: ‘Bene il No all'iniziativa di Ghiringhelli’

Per il deputato liberale radicale ‘sarebbe caduto tutto al primo ricorso, il testo è in contrasto con il diritto federale’

Ti-Press
9 febbraio 2020
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L’esito del voto sull’iniziativa del Guastafeste per Giorgio Galusero (Plr) «è una piacevolissima sorpresa». Il relatore del rapporto commissionale – poi passato in Gran Consiglio – che chiedeva di respingere la proposta raggiunto dalla Regione si dice «chiaramente soddisfatto, anche se il Paese è spaccato a metà. Però è giusto così, l’esito del voto sono sicuro che sia il migliore che potevamo avere, perché il testo d’iniziativa fa acqua da tutte le parti, l’ho detto e lo ripeto. E addirittura era in contrasto con il diritto federale».

Insomma, non è come sostiene Ghiringhelli. «Affatto. Molto probabilmente, se l’iniziativa fosse stata accettata dal popolo sarebbe caduto tutto al primo ricorso». Quindi l’opuscolo informativo su cui Ghiringhelli battaglia da settimane non ha influito? «Ma assolutamente no, anche perché il materiale informativo riportava chiaramente la definizione di contrasto alla Legge federale, dove si dice che per i casi bagatellari e lievi non è previsto nessun pagamento delle spese». Va da sé che il responso ha stupito, e per il deputato liberale radicale «ha influito molto anche la situazione italiana, dove la legge voluta dall’ex ministro dell’interno Salvini ha portato a un discorso molto ampio sulla legittima difesa. Con casi di cronaca, come quello vicino a Bologna dove un cittadino ha sparato dalla finestra del primo piano cinque colpi, non uno. Questi fatti fanno capire bene quali sono i rischi di trattare alla leggera un tema così delicato».

Il Consiglio di Stato: ‘Avrebbe creato disparità di trattamento e avrebbe potuto legittimare comportamenti violenti’

Soddisfazione per il voto l’ha espressa anche il Consiglio di Stato. In una nota, l’esecutivo “saluta positivamente” il verdetto del popolo, e ricorda che “il sistema attuale prevede già un’indennità per le spese sostenute in caso di assoluzione o di proscioglimento; l’assistenza giudiziaria copre inoltre le spese legali e procedurali di chi si trova in una situazione finanziaria precaria. La soluzione di rimborso proposta dall’iniziativa, per contro, avrebbe creato una disparità di trattamento nei confronti di chi è processato e assolto, e non avrebbe goduto di alcuna indennità”. E conclude: da un punto di vista pratico, la legge proposta dagli iniziativisti avrebbe potuto legittimare comportamenti violenti e incentivare i cittadini a farsi giustizia da sé, con un ricorso accresciuto alle armi”.

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