Ticino

Statistica bene pubblico, ecco il programma cantonale 2020-2023

Presentati gli obiettivi dell'Ufficio cantonale per l'attuale quadriennio. Si punterà sull'informatizzazione dei dati.

(TiPress)
9 gennaio 2020
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Da tempo, le informazioni statistiche ufficiali sono considerate un bene pubblico, cioè un patrimonio che deve rendere un servizio reale all’insieme dei cittadini. La statistica pubblica, infatti, orienta i decisori politici e informa in modo puntuale la cittadinanza su fenomeni sociali ed economici, per citarne solo alcuni, complessi. In conformità con quanto prescritto dalla Legge della statistica cantonale (LStaC), il Consiglio di Stato ha approvato negli scorsi giorni il Programa della statistica cantonale per il periodo 2020-2023. Si tratta del terzo programma quadriennale dall’entrata in vigore della legge e ieri sono state presentati alla stampa i principali obiettivi strategici per i prossimi quattro anni. Obiettivi che non differiscono molto dai quelli dei quadrienni precedenti, ma che sono stati attualizzati ai cambiamenti dei fenomeni osservati.

«È un lavoro prezioso per l’autorità politica, quello dell’Ufficio di statistica. Per questa ragione – ricorda il consigliere di Stato e direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia Christian Vitta – l’analisi statistica si deve basare su dati scientifici, rigorosi e oggettivi». Questo per dire che l’indipendenza dell’Ufficio di statistica è condizionata da due principi base: l’imparzialità e la scientificità. Una sfida difficile in un contesto sociale in rapido mutamento che chiede risposte tempestive anche quando i fenomeni sono complessi e richiedono tempo per essere fotografati e compresi.
Gli obiettivi strategici riguardano tre dei pilastri del settore: i dati, la diffusione e il sistema statistico.

«Con il primo – spiega Pau Origoni, capo dell’Ufficio di statistica – si mira a migliorare la copertura e la qualità delle informazioni offerte dalla statistica pubblica, densificando i campioni d’indagini già esistenti o grazie al collegamento di statistici e dei registri». Il secondo obiettivo – continua Origoni – è quello di valorizzare il patrimonio statistico esistente, diffondendo dati di qualità e in linea con i bisogni della collettività». Si punterà molto di più sull’informatica e le nuove tecnologie. «Molti dei prodotti attuali cartacei saranno man mano informatizzati», precisa Origoni. Infine, con il terzo obiettivo, si mira a favorire lo scambio a livello cantonale, nazionale e tranfrontaliero. Dinamiche del lavoro; invecchiamento demografico; risorse ambientali e naturali; integrazione e migrazione; struttura ed evoluzione economica; percorsi di vita familiari, formativi, professionali e abitativi; dinamiche territoriali saranno invece le tematiche che verranno affrontate nel quadriennio. Il programma completo è consultabile e scaricabile sul sito www4.ti.ch/dfe/dr/ustat/chi-siamo

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