Ticino

Il dopo Buzzini tra qualifiche e stipendio

Lunedì il Gran Consiglio eleggerà il proprio segretario generale, scegliendo fra Alessandro Capelli e Tiziano Veronelli. Sarà una votazione tirata?

14 settembre 2019
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C’è chi ha guardato nella sfera di cristallo e quella votazione la prevede ‘tirata’. Sarà così? Non resta che attendere dopodomani, lunedì, quando il Gran Consiglio, nella sua prima seduta dopo la pausa estiva, sarà chiamato fra le altre cose a eleggere – a scrutinio segreto – il segretario generale del Gran Consiglio. Colui cioè che subentrerà a Gionata Buzzini, passato nel frattempo alle dipendenze della Città di Ginevra in veste di segretario generale. L’Ufficio presidenziale (Up) del parlamento ha proposto al plenum due candidature, delle quarantotto inizialmente pervenute: quelle (in ordine alfabetico) di Alessandro Capelli e Tiziano Veronelli, “in quanto ritenute più consone all’assunzione della carica”, afferma l’Up nel proprio rapporto. Entrambi avvocati, Veronelli è oggi consulente giuridico del Gran Consiglio e sostituto ad interim del segretario generale, Capelli è dal 2014 direttore della Commissione paritetica cantonale.

Acclarata la validità dei due profili, la discussione in seno all’Up ha riguardato (anche) il trattamento salariale da dedicare alla persona che verrà scelta dai deputati. Una discussione che è nata dalla richiesta, giudicata da taluni alta, di Veronelli: attorno ai 180mila franchi l’anno, circa 20mila in più di quelli percepiti oggi. Capelli, invece, si sarebbe accontentato del salario che riceve attualmente, circa 140mila franchi. L’Up è uscito da questo cul-de-sac decidendo di partire da quanto previsto dalla Legge stipendi, con un adeguamento, uno scatto. Vale a dire, in soldoni, che il prossimo segretario del Gran Consiglio avrà un salario leggermente superiore ai 160mila franchi annui.

È la seconda volta che il parlamento elegge il proprio segretario generale. La prima è stata in occasione della designazione, nel 2013, di Buzzini. E ciò in seguito a una revisione della Legge sul Gran Consiglio che ha attribuito al parlamento questa competenza. L’Up di allora aveva proposto al plenum un solo nome, quello appunto di Buzzini, all’epoca 36enne, attinente di Vergeletto, in precedenza, dal 2005, all’Onu a New York. Alla successione di Rodolfo Schnyder, per ventisei anni a capo della segreteria del Legislativo cantonale, si erano annunciati in una cinquantina. 

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