In attesa di conferme ufficiali su quanto sarebbe successo nel Bar Baltico, Galeazzi interpella il Consiglio di Stato
«È forse uno dei peggiori incidenti nucleari avvenuti in Russia da Chernobyl, nel 1986, a oggi». È quanto pubblicano diversi media su quanto sarebbe avvenuto in una base militare russa, nel Mar Baltico, dal cui governo non giungono tuttavia conferme. A chiedere lumi al Consiglio di Stato ticinese è il granconsigliere Udc Tiziano Galeazzi. La domanda di fondo è: il Ticino è organizzato per queste eventuali emergenze? “I paesi scandinavi, con molta discrezione ma preoccupati, stanno monitorando la situazione e introducendo delle misure nel caso la situazione dovesse peggiorare”, scrive il deputato: “In alcune nazioni si parla di scorte di medicinali per la popolazione, che possano contrastare eventuali radiazioni nucleari di questo genere”. E in Ticino? Come valuta il governo cantonale – chiede Galeazzi – questa ulteriore potenziale minaccia sulla nostra popolazione e sull'ambiente? Come funziona la collaborazione tra Confederazione e Cantoni nel caso di contaminazione accertata? Siamo organizzati a livello cantonale per trattare questo genere di emergenza radiologica dopo il caso Chernobyl? La popolazione ticinese è coperta da eventuali trattamenti medici specifici per far fronte a una esposizione di radioattività elevata? I Servizi sanitari e di sicurezza del Cantone hanno le competenze e le capacità per un'emergenza di massa in caso di esposizione radioattiva ? Come intende agire il Governo, nel caso di approvata contaminazione radioattiva sugli animali selvatici (vista l'imminente apertura della caccia) agricoltura e cielo aperto, corsi d’acqua, sorgenti e laghi?