Ticino

Lotta alla violenza domestica: coordinatore/trice cantonale

In collaborazione con la direttrice della Divisione giustizia predisporrà un piano d'azione. Esce il bando di concorso per l'assunzione dello o della specialista

9 luglio 2019
|

Un fenomeno che non regredisce, anzi. È la violenza domestica, nelle sue varie forme: fisica, psicologica, verbale. Vittime soprattutto le donne. Sul piano della prevenzione le iniziative, pubbliche e private, non mancano di certo in Ticino. Iniziative che per risultare efficaci vanno anche coordinate, a maggior ragione quando si prospettano novità sul piano normativo. Come l’implementazione a livello cantonale della Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica. Come l’entrata in vigore fra poco meno di un anno della Legge federale per migliorare la protezione delle vittime. Senza dimenticare l’elaborazione, in corso, di una legge ticinese ad hoc. Il Dipartimento istituzioni ha quindi deciso di dotarsi di un collaboratore/trice scientifico/a che fungerà – d’intesa con la direttrice della Divisione della giustizia – da coordinatore/trice per il dossier della violenza fra le pareti di casa. L’uscita sul ‘Foglio ufficiale’ del bando di concorso per l’assunzione dello o della specialista è prevista per oggi.

«Si va a colmare – spiega alla ‘Regione’ Frida Andreotti, responsabile della Divisione – quella che come Dipartimento consideriamo una lacuna: la mancanza, ora, di una figura di riferimento istituzionale di coordinamento sul tema della violenza domestica». Una figura alla quale saranno affidati più compiti. Per esempio, indica Andreotti, «l’allestimento, in collaborazione con la sottoscritta, di un piano di azione cantonale per concretizzare e monitorare, con i servizi interessati, i vari progetti volti alla messa in atto sia della Convenzione di Istanbul sia delle disposizioni federali che scatteranno con il 1° luglio 2020. Parteciperà inoltre a commissioni e gruppi di lavoro cantonali e intercantonali, e alla redazione di rapporti». Fra i requisiti, aggiunge la direttrice della Divisione giustizia, «una formazione accademica in ambito sociale o economico oppure giuridico».

Afferma a sua volta il capo del Dipartimento istituzioni Norman Gobbi: «L’obiettivo è di avere, tramite questo o questa specialista, una visione di insieme del fenomeno della violenza domestica in Ticino, per definire a livello preventivo un’azione coordinata e incisiva».

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE