Ticino

'Lo Stato sussidi anche le stazioni di risalita estive'

Mozione interpartitica per concedere aiuti pubblici non solo agli impianti di risalita attivi d'inverno

La cabinovia del Tamaro (Ti-Press)
5 giugno 2019
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In Ticino anche le stazioni di risalita puramente estive dovrebbero poter ricevere aiuti dallo Stato, al pari di quelle invernali. A sostenerlo sono nove deputati in Gran Consiglio tramite una mozione interpatritica. Primo firmatario, l'Udc Piero Marchesi.

"Anche per quanto attiene le destinazioni con impianti a fune che operano prevalentemente nella stagione più calda – perché per tradizione sono così state concepite o perché negli anni hanno limitato all’estate le attività che un tempo erano invece prevalentemente invernali – soffrono per gli elevati costi di manutenzione sugli impianti a fune per rispettare le direttive imposte dall’Ufficio Federale dei Trasporti (UFT)", si legge nell'atto parlamentare.

"I costi di manutenzione di questi onerosi impianti raggiungono facilmente il 30-45% del totale dei costi imputabili agli impianti di trasporto a fune e nella maggior parte dei casi, soprattutto per quelle destinazioni che non godono di un numero di clienti particolarmente alto (numero passaggi) principalmente per il fatto di essere discosti dai centri urbani, non generano abbastanza cash flow per coprire questi costi".

Il 27 giugno 2017, ricordano i firmatari della mozione, il Consiglio di Stato aveva sottoposto al Gran Consiglio una richiesta di credito complessivo di 5,4 milioni quale contributo alla gestione ordinaria per le stazioni invernali di Airolo, Bosco Gurin, Campo Blenio, Carì e Nara sino alla stagione 2020/21. Soldi che il parlamento aveva concesso alle stazioni invernali "vincolandole però ad offrire anche attività nella stagione estiva. Le stazioni che invece operano solo in estate, o che hanno invece già convertito le stazioni invernali in estive, non beneficiano di alcun sostegno, seppur anch’esse debbano sostenere degli importanti costi per la manutenzione e la messa in sicurezza degli impianti di risalita".

Da qui la richiesta di "Elaborare un credito quadro di almeno 4 anni per il sostegno finanziario alle varie stazioni di risalita ticinesi che operano a scopi turistici nella stagione estiva adottando il principio di sussidiarietà e le condizioni definite nel Messaggio governativo 7337 e alle stesse condizioni per le attribuzioni del sussidio alle varie destinazioni". Al termine del credito, "prima di chiedere un eventuale rinnovo, presentare un rapporto che permetta di valutare l’efficacia del sostegno".  

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