Nessuna segnalazione di svizzeri in pericolo in Indonesia, mentre una quarantina si trovano bloccati su isole greche

Nel fine settimana più fenomeni atmosferici distruttivi si sono scatenati in diverse parti del mondo, coinvolgendo principalmente le popolazioni locali, ma anche viaggiatori e turisti. Sismi multipli accompagnati da devastanti tsunami nel nord dell’Indonesia, il tifone Trami in Giappone e la tempesta Zorba in Grecia si sono susseguiti uno dopo l'altro in meno di 24 ore. Situazione straordinaria che ha messo a dura prova la centrale di intervento ETI del TCS, che in un comunicato spiega che nessun associato sarebbe in pericolo in Indonesia o in Giappone, mentre in totale una quarantina di svizzeri è rimasta bloccata su alcune isole greche.
I distruttivi terremoti e il tsunami che hanno colpito la quarta più grande isola di Indonesia, Sulawesi, sono costati la vita a circa un migliaio di persone, secondo le ultime stime delle autorità.
L'uragano Trami ha provocato forti piogge, accompagnate da venti tempestosi, sull'isola di Okinawa al sud del Giappone, senza però provocare di vittime. Il tifone si è spostato ora verso l'isola di Kyushu e nelle regioni ad ovest del Giappone. I meteorologi hanno segnalato che l’uragano ha provocato delle onde alte 13 metri.
In Grecia, la tempesta " Zorba" ha colpito con forza la penisola del Peloponneso e numerose isole, fra cui Creta, prima di dirigersi verso Atene. I collegamenti marittimi sono stati interrotti, bloccando gli abitanti e i turisti nelle isole.
Questi avvenimenti vanno ad aggiungersi ad una serie di catastrofi naturali già successe in estate: terremoto in Indonesia, incendi in Europa e negli Stati Uniti, tifoni in Asia ed uragani negli USA. Il TCS ha notato un aumento sensibile di oltre il 30% delle richieste di assistenza, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.