Ticino

Due residenti di Maroggia coinvolti in un traffico di migranti

La banda gestiva l'arrivo in Svizzera e in Italia di persone provenienti dai Balcani. Sembrerebbe esserci un legame con il caso dei permessi falsi ticinesi

3 luglio 2018
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Le autorità italiane hanno sgominato un gruppo criminale dedito alla tratta dei migranti. Ne dà notizia il portale rsi.ch. La banda ha ramificazioni anche in Ticino e due residenti di Maroggia sarebbero coinvolti. Si tratta di un cittadino kosovaro e di una cittadina italiana. L'uomo sembra essere il braccio destro del capo di una banda che gestiva la tratta dai Balcani verso la Svizzera e l'italia. Le autorità elvetiche si sono già mosse per portare a termine accertamenti richiesti dai colleghi italiani. 

Dall'inchiesta emergerebbe anche un legame con il caso ticinese dei permessi falsi. Due cugini del capo del gruppo criminale erano infatti stati arrestati per il traffico di migranti scoperto il 13 marzo 2017 a Ponte Cremenaga e poi sentiti nell'ambito dell'inchiesta ticinese. Inoltre, per almeno un altro dei viaggi, il furgone che trasportava i migranti era preceduto da un'auto intestata a un altro kosovaro residente a Bellinzona, a casa del quale sono stati trovati tre permessi di soggiorno contraffatti.

Dai documenti visionati dalla Rsi emerge un'indagine complessiva su due distinte strutture criminali “finalizzate al favoreggiamento dell’ingresso clandestino in territorio nazionale e in altri paesi dell’Unione Europea, di un numero indeterminato di soggetti, alcuni dei quali identificati, tutti provenienti dall’area balcanica, in cambio di denaro”. La prima, appunto, diretta da un gruppo di kosovari, alcuni stanziati nelle province di Como e Sondrio, altri in Svizzera. La seconda da italiani e macedoni.

 

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