Mendrisiotto

Rumori e odori a Gorla: ‘Non si ascolta chi ha le competenze’

Il Municipio di Castel San Pietro bacchetta chi urla attraverso i social media e annuncia nuovi canali di comunicazione

Fra traffico e rumori
(Ti-Press)
11 marzo 2025
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“Negli ultimi 10 anni, la zona abitativa e quella della produzione di Gorla hanno avuto, proporzionalmente al resto del Comune, la maggior crescita di unità insediative di tutto il territorio”. Una premessa avanzata dal Municipio di Castel San Pietro in risposta all’interpellanza del consigliere Corrado Motta (Sinistra e Verdi) sui rumori e gli odori molesti del quartiere.

Un mutamento che ha comportato anche “un ricambio sia negli abitanti, che nelle dirigenze aziendali. Il modo di comunicare e di informare è completamente cambiato, specialmente post-Covid – non ha mancato di evidenziare l’esecutivo –: si comunica in modo digitale molto di più, spesso non ci si parla in modo diretto e soprattutto non ci si ascolta e non si ascolta chi ha le competenze per affrontare i temi dai diversi punti di vista tecnici. Si urla, metaforicamente, attraverso i social media, in tempi e modi che creano chiusura nella comunicazione. Anche per questo, il Comune si sta impegnando per mettere a disposizione di aziende e cittadini dei nuovi canali di comunicazione, non concepiti specificatamente per Gorla ma che possano anche essere utili alla situazione di quella frazione”.

Per quanto attiene la qualità dell’aria e gli odori la risposta riporta che “la Pamp è un’azienda che usa molte sostanze chimiche, ma malgrado questo le emissioni sono entro i limiti di legge e questo è sufficiente secondo lo stato della tecnica per affermare che non causa un inquinamento ambientale rilevante. Inoltre, è molto controllata, sia dal punto di vista delle emissioni che per i pericoli dovuti al deposito di sostanze chimiche. Non si nega che le emissioni abbiamo un impatto nella zona, ma si può affermare che l'impatto è poco rilevante e non sono presenti quantitativi rilevanti di inquinanti e quindi anche la salute pubblica non è messa a repentaglio. Il Comune riceve indicazioni contrastanti dagli abitanti e dai lavoratori attivi a Gorla. Queste opinioni personali creano confusione nell'autorità, che di riflesso fa riferimento per il proprio agire ai dati oggettivi e al parere degli esperti e non alle percezioni dei singoli. Si sta lavorando per costruire coi cittadini un nuovo monitoraggio di analisi della qualità dell’aria”.

Circa il traffico il Municipio fa sapere che “le principali ditte attive a Gorla hanno raggiunto nel pre-Covid livelli di condivisione dell'auto molto elevati, situazione che ci è stata confermata anche dagli abitanti medesimi della zona. Il Comune sta affrontando due lavori di moderazione della velocità e messa in sicurezza nella zona, su via Alle Zocche e su Strada Regina (in collaborazione con Balerna)”. E per l’inquinamento luminoso? Il Municipio è chiaro: “È un tema che compete al Comune e sul quale abbiamo un dialogo aperto con la Pamp. Vanno ponderate le esigenze di sicurezza dell’azienda stessa e le necessità di ridurre l’inquinamento luminoso. In alcuni casi specifici si sono avuti riscontri positivi”.

È un tema, quello poi dei rumori, “anche questo che viene sistematicamente segnalato ai nostri servizi, da alcuni (pochi) cittadini che lamentano il disturbo prodotto dalle attività aziendali – espone l'ultima criticità l'esecutivo –. Anche in questo caso, come in quello dell'aria, ci troviamo confrontati con competenze che esulano dalla nostra organizzazione e che richiedono la collaborazione dei servizi cantonali, nello specifico dell’Ufficio dei rumori con il quale ci confrontiamo. Una verifica dei rumori rispetto ai limiti prescritti è sempre possibile. Il Comune non ha diretta capacità e sufficiente competenza in materia, come detto collabora con i servizi cantonali. I disposti di legge che regolano la materia indicano dei valori in decibel diversi fra il giorno e la notte, categorizzati in valori di pianificazione, valori limite d'immissione e valori d'allarme”.