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Re Micio, un sovrano senza natel ma con la corona ben salda

Si scaldano i motori per il Carnevale Dormiglione di Mendrisio. Giovedì 27 febbraio Mirko Valtulini riceverà le chiavi per la quindicesima volta

L’attesa è finita
(Ti-Press/Francesca Agosta)
25 febbraio 2025
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È uno dei pilastri indiscussi del Carnevale Dormiglione di Mendrisio. Giovedì 27 febbraio Mirko Micio Valtulini, accompagnato dalla Regina Paolina, riceverà le chiavi della Città per il quindicesimo anno. Per Re Dormiglione è quindi arrivato il momento di svegliarsi e... indossare il pigiama che lo accompagnerà fino a martedì 4 marzo. Ovvero per le giornate di festeggiamenti organizzate dall’Associazione monitori e animatori di colonie (Amac). Quest’anno il look «sarà nuovo e discreto – spiega Valtulini –. Dopo 15 anni e oltre il pigiama con gli orsetti è stato sostituito con un capo più sobrio ed elegantino di colore rosso e nero. Gli altri re sono sempre eleganti e ben vestiti... Ma va bene anche così». Non cambia invece la corona, «che è ormai storica visto che ha 40 anni o forse più».

Per Micio l’entusiasmo è quello di sempre. «Ogni anno mi lascio sorprendere – sottolinea –. La voglia di mettersi a disposizione e divertirsi c’è sempre. Per il momento ho visto passare due sindaci (Carlo Croci e Samuele Cavadini), mi pongo l’obiettivo di battere il record della regina Elisabetta che ha conosciuto 14 presidenti americani». L’avventura è come detto iniziata 15 anni fa, quando Valtulini era presidente della società 3F e Re Giglio ha manifestato la sua intenzione di lasciare la carica. «Non ci sono state nomine o voti popolari, mi sono semplicemente messo a disposizione, anche perché non ho proprio trovato tanta concorrenza – racconta –. In questi anni sono cambiate tantissime regine, alcuni anni ero anche senza». Ruolo che, per un’edizione, è stato ricoperto anche da Cerno dei The VadVuc. «Ci siamo detti che dobbiamo rifarlo perché ci siamo proprio divertiti».

Quest’anno sarà come detto un’edizione particolare. «Ricevere le chiavi è sempre un bel momento», che però non si sbilancia su eventuali effetti speciali. L’anno scorso proprio nel periodo dei bagordi, la notizia che ha tenuto banco, almeno a livello cittadino, è stata la decisione – poi ritirata – della Fondazione Processioni storiche di Mendrisio di abolire il trucco dei Mori. La sera di Giovedì grasso Re Micio si è presentato alla consegna delle chiavi con il volto dipinto. «Ci voleva una certa risonanza: il tutto è stato improvvisato in poche ore e non sono mancate le discussioni – ricorda Micio Valtulini –. Ho chiamato una truccatrice che mi ha preparato, mentre il giorno dopo mi sono arrangiato, trovandomi con una bella irritazione...». Il gesto ha voluto essere «qualcosa di simpatico, nel senso che io faccio Carnevale e dall’altra parte vengono organizzate le Processioni. Diamo il giusto peso agli eventi, anche se ci si è resi conto che le persone erano nettamente a favore del mantenimento dei Mori». Nel caso citato, Mendrisio ha dimostrato di essere legata alle sue tradizioni. Lo è anche con il Carnevale? «Per una Città come Mendrisio ha sempre senso avere il suo Carnevale, una manifestazione che con gli anni si è spostata verso il Mercato Coperto e che ha perso l’appuntamento con il ‘Risott da fund’ della domenica mattina sul piazzale della chiesa dei Cappuccini – commenta ancora Valtulini –. Ci vorrebbe giusto un po’ più di partecipazione... ma dopo tutto siamo dormiglioni. I Carnevali dei Quartieri sono invece quelli che una volta erano gli appuntamenti di paese e sono rimasti forti, fanno il loro e si mangia sempre molto bene.

Re Micio ha infine una caratteristica tutta sua: se la sua corona, come detto, è ben salda sulla sua testa, il sovrano è... senza telefono cellulare. Una scelta che ha preso nel 2020 «perché era diventato troppo invasivo nell’insieme della vita: essere sempre con il telefono in mano è qualcosa che ti tira ‘bambo’. Riesco comunque a fare tutto come prima e chi ha bisogno di me sa come trovarmi. Ero stato uno dei primissimi ad avere il natel quando la telefonata costava 1,69 franchi al minuto... Decisamente non mi manca, anzi quasi mi pento di non averci rinunciato prima».

IL GIORNALINO

‘Il vero dibattito a porte chiuse sui Mori’

Sulla citata vicenda dei Mori delle Processioni mancava ancora l’analisi del giornalino di Carnevale. Fresco di stampa, ‘Il MoMòro’ sarà venduto a partire da giovedì nelle edicole e lungo le vie di Mendrisio. «Abbiamo dovuto affrontare questo tema – commenta il caporedattore Diego Bernasconi – perché l’anno scorso si è sviluppato dopo Carnevale». Il giornalino affronta quindi «il vero dibattito a porte chiuse con una persona a caso della Fondazione che non lascia passare nessuno». Al tema sono dedicati vari articoli, e anche le anticipazioni della nuova stagione cinematografica. Sfogliando le pagine non mancano nemmeno accenni alle ultime elezioni comunali – con il municipale Massimo Cerutti rieletto in quota Udc –, spiegazioni sul cantiere del teleriscaldamento, la cena aziendale dei dipendenti e una storia sull’Ufficio tecnico comunale e il suo ‘organidramma’. I promotori preferiscono non fornire numeri su questa edizione – «più che cifre, il giornalino è un modo d’essere», sottolinea il caporedattore –, edita come da tradizione dalla Civica Filarmonica di Mendrisio. «Collaboriamo ormai da anni con la redazione – sottolinea Giovanni Jelmini –. Sempre molto attesa, la pubblicazione è ormai il vero punto d’interesse del Carnevale di Mendrisio... Ormai non possiamo essere politicamente troppo corretti». Le divertenti vignette sono state interpretate da Ivan Artucovich.

IL PROGRAMMA

Dalle chiavi al risotto

Organizzato da Amac, il Carnevale Dormiglione di Mendrisio si terrà da giovedì 27 febbraio a martedì 4 marzo. L’apertura sarà giovedì alle 18.30 al Centro manifestazioni Mercato Coperto con l’incoronazione dei Reali Dormiglioni e gli gnocchi offerti dalla Casa della Gioventù. Venerdì 28 febbraio con partenza da Villa Argentina alle 14.30, ci sarà il corteo dei bambini degli Istituti scolastici comunali di Mendrisio. Oltre 400 allievi con i loro docenti percorreranno le vie del nucleo storico per poi ritrovarsi in piazzale alla Valle dove sarà offerta loro una merenda in collaborazione con l’Assemblea dei genitori delle scuole di Mendrisio.

Sabato 1° marzo appuntamento in piazza del Ponte con la tradizionale distribuzione di pulenta, lüganiga e scigoll preceduta da un aperitivo in musica a partire dalle 10.30 (in caso di cattivo tempo la manifestazione si terrà al Mercato Coperto). Domenica 2 marzo il programma subirà una variazione rispetto al passato: la distribuzione di risotto e cotechini avverrà al Mercato Coperto, con ritrovo dalle 10.30 per l’aperitivo. Il pomeriggio sarà come sempre dedicato ai bambini: dalle 14 ci sarà il luna park di Carnevale con musica, giochi, gonfiabili e sorprese. I festeggiamenti riprenderanno lunedì 3 marzo alle 21 con la serata danzante con l’orchestra spettacolo Giuliano e i Baroni e il suo spettacolo del 50esimo. Il programma terminerà martedì 4 marzo con un altro classico del Carnevale mendrisiense: il risotto urano (preparato dalla Società Benefica Risotto Urano) all’Oratorio di Santa Maria.