Mendrisiotto

Castel San Pietro traccia la strada della sostenibilità

L’analisi di dieci aree tematiche e 27 indicatori a livello ambientale traccia la situazione del Comune e indica i prossimi passi da effettuare

Una tappa, ma non il traguardo finale per il Municipio
(archivio Ti-Press)
21 marzo 2023
|

Castel San Pietro è da ormai qualche anno in prima linea nell’ambito della sostenibilità ambientale. Un lavoro che ha portato, a inizio 2022, ad avviare il progetto ‘Castello Sostenibile’ e a diventare, nel novembre scorso, una Città dell’energia. Una tappa, ma non di certo il traguardo finale per il Municipio che ha di recente presentato il suo primo rapporto di sostenibilità ambientale, "un importante strumento di valutazione, monitoraggio e orientamento delle azioni e delle politiche comunali verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile". In un’ottantina di pagine – redatte dalla collaboratrice scientifica Viola Ferdani sotto la responsabilità del Municipio e la supervisione della capodicastero protezione ambiente Marika Codoni e del segretario comunale Lorenzo Fontana – vengono analizzate dieci aree tematiche che, attraverso 27 indicatori, mostrano la situazione attuale, quanto messo in atto nello specifico settore e quali sono le misure che l’autorità comunale potrebbe adottare. Come spiegato nel documento – consultabile per esteso sul sito www.castelsanpietro.ch – "nell’ambito della misurazione della sostenibilità a livello comunale, si è deciso di procedere a tappe, analizzando in una prima fase unicamente la dimensione ambientale per via delle sinergie con la certificazione ‘Città dell’energia’. In una fase successiva verranno concretizzati gli indicatori per la dimensione sociale ed economica". Nella conclusione del rapporto si sottolinea che "i risultati positivi ottenuti dimostrano l’impegno costante del Comune nel voler promuovere politiche in favore si un’alta qualità di vita residenziale dei cittadini sul proprio territorio".

Corsi d’acqua e neofite invasive, studi in vista

Tra i molti spunti che emergono dal rapporto, ne abbiamo scelti alcuni. A partire dalla biodiversità e i suoi obiettivi generali futuri. Il primo riguarda i corsi d’acqua – oggi l’87% della rete idrografica comunale è naturale o in uno stato prossimo al naturale – per i quali "sarebbe l’occasione perfetta per sviluppare un progetto di rivitalizzazione di tutti i corsi d’acqua”. Il beneficio di una riqualifica “sarebbe molto grande: un corso d’acqua aperto e prossimo allo stato naturale attenua i picchi di piena, contribuisce a ripristinare le condizioni morfologiche ed ecologiche degli ecosistemi acquatici e migliora il comparto sia dal profilo dell’interconnessione ecologica sia dal profilo paesaggistico e di utilità sociale". Il Municipio "dovrà innanzitutto approfondire il potenziale di un eventuale progetto di rivitalizzazione commissionando uno studio di fattibilità". Passando alle superfici per la promozione della biodiversità, che oggi si estendono su una superficie di 65 ettari, "sarà importante che il Comune si assicuri che anche in futuro i vigneti vengano gestiti e progettati adeguatamente nel rispetto della biodiversità, poiché rappresentano un habitat importante per varie specie animali". Continuerà anche la collaborazione con Ficedula, "organizzando altri incontri informativi per sensibilizzare la cittadinanza a riconoscere e monitorare gli uccelli nidificanti autonomamente attraverso una piattaforma online aperta a tutti". Le specie registrate dagli anni ’80 sono 117; in primavera è già in previsione un mappaggio di Campora, Monte e Casima. Per le neofite invasive, 235 i focolai presenti, "rimane necessario definire al più presto una strategia di contenimento intercomunale che confluirà nel piano di gestione dedicato alle specie più problematiche tra quelle riscontrate".

Tra natura e paesaggio

Negli ultimi anni a Castel San Pietro sono state valorizzate alcune aree verdi e di svago e alcuni siti di rilevanza storica. Il Comune "intende essere maggiormente proattivo nella loro promozione e l’attuazione del Programma di azione comunale (Pac) ne è un esempio concreto nel quale sono previsti interventi quali la creazione di nuove aree protette e di nuovi corridoi faunistici, che sono ritenuti indispensabili per migliorare la qualità degli habitat e degli ecosistemi naturali". Se per la riserva forestale del Monte Generoso è in corso, in collaborazione con il Cantone, la finalizzazione del Piano di gestione forestale del Comune in concerto con l’adesione del Piano di utilizzazione cantonale del Monte Generoso (Puc-Mg), per il Gole della Breggia "si stanno valutando possibili collaborazioni con il Wwf per l’ottenimento della certificazione Perle d’Acqua che identifica e promuove i fiumi che sono rimasti inalterati dalle attività umane e le parti interessate nel bacino idrografico che sono impegnate a preservarlo".

La qualità dell’energia

Nel processo di certificazione, Castel San Pietro ha raggiunto il punteggio di 63,8 per cento. Gli indicatori energetici e climatici del Comune "evidenziano una tendenza all’aumento a livello di percentuale di fonti rinnovabili nella copertura dei fabbisogni energetici complessivi". Un cambiamento "interessante ma ancora troppo lento considerati gli importanti obiettivi di politica energetica e climatica del Comune". Sarà quindi importante che il Comune "valuti l’adozione di ulteriori misure a vari livelli (pianificatorio, condizioni quadro, incentivi, sensibilizzazione)". Il programma di politica energetica 2023-2027 adottato dal Municipio nel settembre scorso è un primo passo verso la strategia energetica 2050. Le misure concrete saranno stabilite nell’arco del 2023. "Tenuto conto che il Comune ha già adottato misure efficienti per ridurre il suo consumo energetico, quello per scopi pubblici e incentivato cittadinanza e attività commerciali a fare altrettanto, e considerato che allo stesso tempo vi è stato un forte aumento del consumo energetico da parte delle attività commerciali-industriali, sarà importante prendere provvedimenti in questo ambito specifico". Tra le soluzioni ipotizzate dal rapporto ci sono l’ampliamento del discorso già avviato con la mobilità lenta con le aziende sul territorio mirato al consumo e rispettivamente risparmio energetico per co-definire insieme a tutti gli attori responsabili delle strategie d’azione comuni e una maggiore visibilità dello Sportello Energia.

Clima e mobilità, ‘servono maggiori sforzi’

In ambito clima e mobilità, "Castel San Pietro dovrà compiere maggiori sforzi in tutti gli ambiti". Misure già in parte adottate "sembrerebbero non essere sufficienti per raggiungere gli obiettivi di politica energetica e climatica definiti dalla Confederazione". Il Comune "potrebbe sostenere l’espansione dell’elettromobilità e delle infrastrutture di ricarica sia private che pubbliche e mettendo maggiormente in evidenza gli incentivi esistenti". Se l’incremento dell’attuale estensione delle piste ciclabili, con conseguente miglioramento della segnalazione, è definito “auspicabile”, per il Municipio sarà invece “imprescindibile” analizzare le ragioni cui gli incentivi per il trasporto pubblico “siano solo limitatamente incentivanti” per valutarne una modifica o sostituzione. Nel 2021 i detentori di un abbonamento per il trasporto pubblico annuale erano 481 (21% della popolazione); i cittadini che hanno chiesto un sussidio sono stati "soltanto" 190.

Leggi anche:
Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE