Mendrisiotto

Castel San Pietro investe nel cuore del paese

Il Municipio svela alla popolazione il progetto di acquisto e rivitalizzazione dello stabile ex Diantus Watch. I contenuti saranno legati al territorio

L'ex Diantus, nel cuore del centro paese di Castel San Pietro (Ti-Press/F. Agosta)
13 ottobre 2020
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È un tassello fondamentale di quella che sarà la pianificazione futura del centro di Castel San Pietro. Il Municipio ieri sera ha presentato alla popolazione il progetto di acquisto e rivitalizzazione dello stabile ex Diantus Watch, vuoto ormai da una quindicina d'anni. «Chiederemo al Consiglio comunale di acquistare questo stabile perché si trova un una zona assolutamente pregiata del nostro territorio – spiega il sindaco di Castel San Pietro Alessia Ponti –. Siamo in pieno centro paese e lo stabile è circondato dal verde». I dettagli relativi all'acquisto verranno ufficializzati nel messaggio municipale atteso tra una decina di giorni. Il Consiglio comunale sarà invece convocato in seduta straordinaria il 23 novembre per l'approvazione del credito. Ad accompagnare Alessia Ponti nella presentazione di ieri sera c'erano anche il consulente Nicola Pini e l'architetto Christian Rivola, il quale si è occupato della pianificazione del centro paese e del progetto di ristrutturazione dell'ex Diantus Watch. «Sostanzialmente la struttura rimarrà come quella attuale – continua il sindaco – ma l'interno verrà reso moderno e utilizzabile».

Due gruppi di lavoro

Per accompagnare il lavoro del Municipio è stato creato un gruppo di lavoro tecnico-politico. «È stato voluto per occuparsi della pianificazione del centro paese – spiega ancora Ponti –. Quando si è cominciato a pensarla, ci si è resi conto che Diantus era un tassello fondamentale perché è il cuore del centro del paese. Il rischio che potesse finire nelle mani di un privato, o di una eventuale speculazione immobiliare, avrebbe completamente cambiato la morfologia del nostro territorio e del centro del paese». Le trattative per entrare nel merito di un acquisto con la direzione di Diantus sono iniziate quattro anni fa. «Parallelamente si è creato anche un altro gruppo di lavoro incaricato di sviluppare il progetto: cosa fare in caso di acquisto?». Avere un gruppo di lavoro tecnico e politico, sottolinea il sindaco di Castel San Pietro, «ci ha permesso di avere un consenso dalla base e sviluppare il progetto insieme, evitando così di non trovarci a presentarlo al legislativo o al mondo politico senza che nessuno lo avesse mai condiviso».

Tre progetti legati al territorio 

Quale sarà, quindi, la nuova la nuova destinazione dello stabile ex Diantus? «È ancora in fase di elaborazione – risponde Alessia Ponti –. Stiamo lavorando su tre macrotemi legati al territorio. Pensiamo al mondo del vino e dell'agricoltura, tema molto forte per Castel San Pietro; al sociale, dando spazio a fondazioni che promuovono progetti sociali piuttosto che enti alla ricerca di spazi per persone in assistenza o disoccupati da riconvertire nel mondo del lavoro; e ci piacerebbe infine creare un incubatore di idee e diventare un punto di riferimento per start up, idee innovative o progetti nuovi». Dopo il voto del Consiglio comunale e l'acquisto dello stabile, «il Municipio si prenderà sei mesi di tempo per finalizzare l'utilizzo dello stabile e trovare interessati ad affittare gli spazi – precisa ancora Alessia Ponti –. Visto che lo spazio è molto grande, l'idea è quella di ospitare i tre settori». Novità in merito ai futuri inquilini sono quindi attese per la prossima estate.

Quadriennio pianificatorio

L'acquisto dell'ex Diantus Watch non è il solo obiettivo pianificatorio del Comune. «Il quadriennio sarà dedicato proprio alla pianificazione – conferma e conclude Alessia Ponti –. Partiremo con un masterplan per la pianificazione del territorio che sarà un lavoro importante e delicato. Una bella sfida per il futuro, un lavoro di responsabilità ma anche una grande opportunità». All'esame del Consiglio comunale c'è anche l'adattamento delle quattro sezioni del Piano regolatore (Pr) di Castel San Pietro – Castello, Campora, Monte e Casima – alla Legge sullo sviluppo territoriale (Lst). Il Municipio, si legge nel messaggio, “contestualmente all'adeguamento alla Lst, ha colto l'occasione per armonizzarli in un unico Pr”. Il documento non contiene modifiche di contenuto del piano regolatore. Modifiche che “sono rinviare alla revisione generale dei Pr”. Nelle prossime settimane l'esecutivo presenterà la richiesta di credito necessaria all'elaborazione del Programma d'azione comunale per lo sviluppo insediativo centripeto di qualità (Pac). Operazione che “sarà preceduta dalla verifica el dimensionamento dei Pr, elemento guida dell'operazione”. Il Municipio, si spiega ancora nel messaggio, intende “supportare lo sviluppo del progetto affiancando alla politica locale e all'amministrazione comunale una struttura di progetto con professionisti”. La strategia d'azione per giungere alla definizione del Pac “prevede un'analisi iniziale seguita dalla definizione delle strategie (orientamenti, obiettivi generali) e delle azioni”. La fase finale “sarà quella della partecipazione che prevede il coordinamento con la Sezione dello sviluppo territoriale, l'esposizione pubblica e la rielaborazione dei contenuti del Pac per giungere all'approvazione finale”. In base alle diverse tematiche analizzate dal Programma, “si potrà procedere con varianti di piano regolatore ad hoc che aggiorneranno la pianificazione di Castel San Pietro con l'adozione di misure a salvaguardia della pianificazione in corso”. Nel messaggio all'esame del Consiglio comunale si legge anche che “un gruppo di lavoro composto da rappresentanti politici, professionisti e personale dell'amministrazione si è confrontato sulla pianificazione dei contenuti dell'area pubblica del centro paese”.

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