Mendrisiotto

Carnevale culinario: ‘dobbiamo comunque essere pronti’

Pincirö, Esterefatti e Spacatimpan ci raccontano come stanno vivendo l'annullamento dell'edizione classica del 2021

Il carro 2020 dei Pincirö di Balerna (archivio Ti-Press)
17 ottobre 2020
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Elaborare una strategia comune e farsi trovare pronti. Il mondo del Carnevale momò lo ha espresso in modo chiaro mercoledì scorso, durante l'incontro promosso dal Carnevale Nebiopoli di Chiasso. Il punto di partenza è chiaro: il prossimo anno, come ormai noto, per Carnevale potranno essere organizzati, seguendo le regole applicate nel settore gastronomico, unicamente eventi culinari. Ma tutto dipenderà dalla situazione sanitaria e dalle conseguenti regole che saranno in vigore nei primi mesi del 2021. Dopo la prima presa di contatto, gli organizzatori dei Carnevali del Mendrisiotto si ritroveranno nel corso del mese di novembre per un secondo scambio di opinioni e una valutazione più concreta di quanto potrà essere o meno organizzato. Le idee messe per ora sul tavolo sono sostanzialmente due: organizzare tutti gli appuntamenti momò nelle medesime date, evitando così assembramenti, e avere una comunicazione comune. Nebiopoli, tramite il suo presidente Alessandro Gazzani, si è già detto disponibile a mettere a disposizione la sua macchina organizzativa e i suoi canali. In attesa di capire se, e dove, gusteremo i piatti della tradizione carnascialesca, ci siamo intrattenuti con chi il Carnevale lo vive dall'interno, preparando carri, costumi e musiche.

I Pincirö festeggeranno il 50+1

Sul carro che ha sfilato a Chiasso e Bellinzona (e che avrebbe dovuto sfilare a Tesserete), i Pincirö di Balerna avevano lanciato l'appuntamento per il loro 50esimo. «Per l'edizione del 2021 avevamo dei progetti, come i festeggiamenti per il cinquantesimo – conferma Luca Ponti, presidente dal 2014 del gruppo che oggi conta 45 soci sparsi per il Cantone –. Sarebbe stato un anno speciale... A livello di festeggiamenti penso che salteremo all'edizione 2022 con il motto ‘50+1’, ma le incognite per organizzare e festeggiare sono sempre legate alla situazione sanitaria. Il comitato si sta comunque trovando per valutare eventuali strategie per la società e verso i soci del gruppo». Pincirö è il nome della terza generazione di costruttori di carri di Balerna. Il gruppo originario di chiamava ‘Peronospora’ e ha rallegrato gli animi fino alla vigilia dell guerra, poi ci sono stati quello de ‘La Sgraza’. Nel 1971 un gruppo di scout manifestò il desiderio di esprimere la propria creatività per il Carnevale. Luca Ponti valuta positivamente l'iniziativa lanciata dai vicini del Nebiopoli. «Negli anni abbiamo sempre collaborato con il Carnevale di Chiasso, gestendo una tendina con animazione – continua il presidente dei Pincirö –. Sono sincero, è un peccato che l'edizione 2021 non ci sia, ma prima di tutto è giusto pensare alla salute». Per quanto riguarda eventuali appuntamenti organizzati dal gruppo – che da sempre aiuta altre società di Balerna nell'organizzazione di eventi particolari che richiedono un impegno collettivo –, una decisione verrà presa «in base all'evolversi della pandemia e delle restrizioni per attività di gruppo e pubbliche».

Esterefatti, grazie al mercatino

Un secondo posto a Bellinzona e la vittoria a Chiasso hanno caratterizzato il Carnevale 2020 degli Esterefatti di Chiasso. Il gruppo nato nel 2002, presieduto da Micki Pavan, è stato protagonista durante l'estate del mercatino serale svoltosi lungo la zona pedonale di Chiasso. Un'attività extra Carnevale – che va a unirsi al mercatino di Natale e alla Festa di quartiere di Boffalora – che ha portato una boccata d'ossigeno alle casse. «Siamo un gruppo che si autotassa. Essere un gruppo numeroso, in media sono una cinquantina le persone che sfilano, ci ha portato ad aggiudicarci qualche premio e questo che ci ha aiutato – conferma Pavan –. L'annullamento di Tesserete ci ha bloccato. Non voglio essere venale, ma sarebbero stati soldi che ci avrebbero fatto comodo per sopravvivere, soprattutto per pagare il materiale e l'affitto del capannone acquistato dal Gruppo capannone carri di Carnevale». La nuova era della struttura ha portato a un aumento del canone di locazione per le società che lo occupano. «Non posso che ringraziare il Comune di Chiasso e gli organizzatori del mercatino serale che ci hanno chiesto di partecipare: queste serate ci hanno dato una grande boccata d'ossigeno che ci permetterà di pagare quasi tutto il capannone». Per quanto riguarda la collaborazione a livello distrettuale, Micki Pavan sottolinea che «è giusto cominciare a parlarne: riuscire a organizzare qualcosa rispettando regole e limitazioni sarà un grosso impegno. Ma se a momento debito potremo fare qualcosa, dovremo essere pronti». La collaborazione con Nebiopoli, del resto, «c'è sempre stata e ci sarà sempre – conclude il presidente degli Esterefatti –. Ero uno dei contrari allo spostamento delle date, ma devo fare i complimenti al nuovo comitato per una scelta difficile ma vincente che mi ha fatto ricredere».

Spacatimpan, le prove continuano

Fondata nel 1986 e composta da una cinquantina di membri, per la guggen Spacatimpan, il 2021 avrebbe dovuto essere un anno di festa. «Stavamo già discutendo con il comitato per i festeggiamenti per il 35esimo – commenta il presidente Massimo Dall'Oglio –, ma dopo il Rabadan si è fermato tutto e abbiamo cominciato a parlare di piano A, B e C». Se l'emergenza sanitaria lo consentirà, non è da escludere che le varie guggen vengano comunque coinvolte nell'animazione degli appuntamenti culinari. «Il Carnevale è organizzato da tutti e tutti hanno la loro importanza – sottolinea e conclude Dall'Oglio –. Rispetto a un carro che non viene costruito o un gruppo che non prepara i costumi, noi ci troviamo comunque per provare e suonare. Non faremo il costume, ma se ci sarà qualche evento dobbiamo essere pronti».

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