Mendrisiotto

Chiasso, la stazione non ha i numeri

Troppo pochi per le Ffs i passeggeri dei treni internazionali che vi fanno capo. Lo scalo locale resterà uno snodo regionale ‘importante’.

Questione di numeri e di tempi (infografica laRegione)
13 febbraio 2020
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Lo scalo ferroviario di Chiasso non intende abdicare al suo ruolo centrale di snodo del trasporto pubblico. E agli occhi del Municipio di Chiasso, in effetti, rimarrà “un’importante stazione di interscambio” tra i treni regionali (di Tilo e Trenord) e fra rotaia e gomma. Anzi, la linea S11 (in partenza da Milano Garibaldi) farà riferimento allo scalo cittadino. Consolidata, così, la vocazione ‘regionale’, dalla fine del 2021 il Comune a sud si ritroverà a veder sfrecciare i convogli internazionali. Aperta la galleria di base del Monte Ceneri, gli EuroCity (Ec) non fermeranno più prima di varcare il confine. Sul traffico a lunga percorrenza la sosta, ammette lo stesso esecutivo locale, sarà “sporadica”, unico ‘gancio’ verso i capolinea d’Oltregottardo (la mattina e la sera) gli InterCity (Ic). Nonostante richieste e insistenze, le Ffs, insomma, non hanno cambiato idea. Le ragioni delle Ferrovie? Numeriche. Sebbene il destino chiassese sia legato da sempre a doppio filo alla strada ferrata (divide in due questo territorio) – con un’area ferroviaria che copre oltre un milione di metri quadri fra Chiasso, Balerna e Novazzano –, questo non basta più a incidere sulle strategie aziendali.

Soste ingiustificate

Non si sfugge, del resto, alle regole dell’economia. E se sin qui le Ffs hanno “risposto sempre in termini negativi”, è dovuto ad “aspetti tecnici e finanziari”. Da tempo, fa notare l’esecutivo guidato da Bruno Arrigoni rispondendo ai consiglieri Carlo Coen, Luca Bacciarini e Davide Capoferri, il Comune (e al contempo Cantone e Commissione regionale dei trasporti, che “si è nuovamente attivata” e Astuti, l’Associazione ticinese utenti per il trasporto pubblico) ha sollecitato con regolarità il prolungamento dei treni Ic a Mendrisio e Chiasso, “ma senza successo”. Il cosiddetto “traffico di mercato” – quello a lunga percorrenza che non gode di sussidi pubblici – deve autofinanziarsi. E allora contano le cifre. E quelle che restituisce il viavai dei passeggeri dei treni internazionali che fanno capo alla stazione cittadina non sono sufficienti a giustificare – e qui le Ffs lo hanno fatto capire in modo chiaro – il mantenimento della fermata commerciale dei convogli internazionali. Per contro, la sosta a Como San Giovanni, fa sapere l’esecutivo, resterà. In altre parole, le manciate di decine di viaggiatori che salgono e scendono all’ultimo (o primo) scalo a ridosso del confine meridionale, confrontate con i parametri delle Ffs, sono considerate di “scarsa consistenza”, spiega ancora il Municipio. Se a questo si aggiungono i nuovi convogli in grado di attraversare la frontiera senza fermarsi per cambiare il pantografo e l’obiettivo delle Ferrovie di accorciare le distanze (quindi i tempi di percorrenza) fra Milano e Zurigo, le conclusioni sono presto tirate.

Migliorie sul traffico regionale

Chiasso, dunque, si dovrà consolare con le migliorie annunciate sulla rotta dei treni regionali. Il varo del tunnel del Ceneri, avvantaggerà, annota l’autorità comunale, pure i chiassesi e coloro che ruotano attorno alla stazione cittadina e che per proseguire il viaggio, in particolare verso nord, dovranno cambiare a Lugano. A migliorare, si esplicita, saranno collegamenti e coincidenze. L’attesa nella Città sul Ceresio sarà “molto più breve” rispetto a ora, nonostante i quattro minuti necessari per scendere dal Tilo e salire sull’Ic (o viceversa). Tabelle alla mano, per andare da Chiasso a Zurigo dal 2021 si impiegheranno meno di 2 ore e mezzo (contro le 2 ore e 47 odierne) e occorreranno fra i 4 e gli 8 minuti per il cambio. Resiste comunque, nel Municipio chiassese la preoccupazione dichiarata per “la stabilità d’orario, soprattutto per i treni provenienti dallo Stato italiano”.

Investimenti e progetti

Un’idea sullo sviluppo futuro di parte del territorio cittadino oggi occupato dai binari, in ogni caso, il Municipio ce l’ha. Esiste, infatti, un “progetto di intervento di ricucitura urbana” che l’autorità vuole promuovere, facendo leva sul Piano regolatore con varianti ad hoc. E qui il riferimento dell’esecutivo è all’operazione ribattezzata ‘Gleis 4’, che immagina un nuovo quartiere a unire i due versanti della cittadina. Al momento, però, si precisa ancora, accanto agli investimenti fatti confluire sullo scalo chiassese per il suo ammodernamento, “non è intenzione delle Ffs ridurre nei prossimi anni il proprio territorio di competenza”. Non solo: sono in corso dei lavori nella zona di Chiasso smistamento– al fascio U a Balerna al Pian Faloppia – “per realizzare un nuovo piazzale di carico e scarico per la clientela del trasporto merci, di una capacità limitata”. Quindi saranno posati altri binari. In proiezione di Alptransit a sud, le Ferrovie, ribadisce l’esecutivo, vogliono assicurarsi “ampi spazi di manovra”.

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