Mendrisiotto

Stabio ha un passaggio a livello 'con deroga'

Il progetto iniziale della linea ferroviaria è stato per contro modificato in via Santa Margherita e, su richiesta del Municipio, in via Puntasei

Ti-Press
12 gennaio 2019
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La nascita della stazione di Stabio ha portato la creazione di sottopassaggi e rotonde che contribuiscono a una maggiore fluidità del traffico motorizzato. Oggi che la fermata è in funzione, ad attirare l’attenzione della consigliera comunale Edith Genini (Lega) è il passaggio a livello di via Mulino. Per quale motivo, ha chiesto in un’interpellanza presentata al Municipio, si è optato per un passaggio a livello quando la tendenza è quella di eliminarli? L’esecutivo guidato da Simone Castelletti ha risposto durante l’ultima seduta di Consiglio comunale. L’articolo 24 della Legge federale sulle ferrovie stabilisce che “nuovi incroci con strade pubbliche devono essere eseguiti, d’ordinario, mediante sopra o sottopassaggi. La deroga deve essere concessa solo in casi eccezionali”. Seguendo una pratica costante, l’Ufficio federale dei trasporti reputa i casi straordinari quando non sono possibili soluzioni alternative valide o quando i passaggi a livello vengono progettati su linee ferroviarie a debole traffico, su linee secondarie o, in ultima analisi, quando i costi sarebbero assolutamente sproporzionati. Ed è proprio quest’ultima circostanza ad avere reso “opportuna e giustificata” una deroga al citato articolo. Un sottopasso in via Mulino “sarebbe stato realizzabile solo con grandi difficoltà di costruzione e finanziarie (10 milioni di franchi)”. L’attraversamento della ferrovia, inoltre, “sarebbe avvenuto a stretto contatto con le abitazioni risultando quindi troppo invasiva nei confronti della proprietà privata (demolizione di abitazioni)”. Il Municipio spiega anche che l’Ufficio federale dei trasporti ha ragionato in modo diverso per via Santa Margherita, dove il progetto iniziale prevedeva un passaggio a livello. “Il maggior onere per la realizzazione di un sottopasso (2,3 milioni) è stato reputato proporzionato rispetto agli intendimenti dell’articolo 23 e ha quindi imposto la realizzazione di un sottopasso”. Su via Puntasei, infine, il Municipio ha ottenuto una modifica del progetto iniziale dimostrando “che un sottopasso e una rotatoria erano essenziali per viabilità e fluidità del traffico”.

Continuano i controlli mirati

Nell’interpellanza, Edith Genini ha chiesto informazioni in merito al transito veicolare lungo via Mulino, “limitato esclusivamente a mezzi motorizzati con permesso del comune”, sulla possibilità di videosorvegliare il passaggio a livello e sull’apertura del traffico a tutti. Ipotesi, quest’ultima, impraticabile dato che “il Municipio deve applicare il Piano viario che prevede l’accesso alla zona industriale attraverso la rotatoria dei tappi e la via Puntasei”. A Piano regolatore, inoltre, via Mulino è “una strada di servizio, non adatta quindi a raccogliere un forte afflusso di veicoli e autocarri”. Esecutivo e Polizia comunale hanno scelto la via dei “controlli mirati al passaggio a livello”. Lo scorso anno ne sono stati organizzati 120 negli orari di inizio e fine lavoro dei dipendenti delle varie ditte della zona, ma anche a sorpresa per gli autocarri che consegnano la merce. Il numero di multe “è stato elevato anche se si è registrato un calo sicuramente dovuto ai numerosi controlli eseguiti”. Le telecamere da posare sarebbero due, una per lato, “con programma lettore targhe che non disponiamo”. L’assenza del collegamento con la fibra ottica nel comparto e il lavoro amministrativo che l’emissione di multe comporterebbe spingono il Municipio a sostenere che “è meglio essere sul posto con controlli puntuali e intimare o incassare subito la multa”.

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