Mendrisiotto

Niente scarcerazione per il tentato assalto alla Loomis

'Potrebbero inquinare le prove': niente libertà per i complici del gruppo che il 25 febbraio aveva organizzato l'assalto alla Loomis di Chiasso

16 maggio 2018
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Non sono venute meno le esigenze cautelari: rimessi in libertà potrebbero inquinare le prove. Con questa motivazione i giudici del Tribunale del Riesame di Pavia hanno respinto la richiesta di scarcerazione avanzata dai difensori dei cinque presunti componenti del gruppo criminale che la notte dello scorso 25 frebbraio ha tentato l'assalto alla Loomis di via Milano a Chiasso.
Il loro ruolo era quello di copertura del quintetto che avrebbe dovuto mettere le mani su un tesoro di diverse decine di milioni di franchi (valuta e oro). Quando si sono accorti che il colpo del secolo era miseramente fallito sono tornati alla base logistica di Abbiategrasso per consegnarsi ai carabinieri che li stavano aspettando.

Gli stessi giudici pavesi non hanno escluso la reiterazione del reato avendo, quasi tutti gli arrestati, compresi i cinque bloccati con le mani nel sacco, in quanto sul luogo del reato c'era una sessantina di agenti ticinesi, precedenti specifici. Il Tribunale del Riesame di Pavia ha solo escluso il pericolo di fuga considerato che la latitanza ha costi altissimi. Niente scarcerazione e neppure arresti domiciliari.

Gli unici, quindi, che continuano a rimanere a piede libero sono i due presunti capi della banda, coloro che stando ai carabinieri della compagnia di Cerignola, al comando del capitano Massimo Massaro che dall'ottobre, a seguito di una soffiata, hanno studiato nei minimi dettagli il mancato colpo del secolo: una sceneggiatura buona per  un film poliziesco. Un copione che sulla carta lasciava ampi spazi alla riuscita dell'azione banditesca. Se non fosse stato che le guardie (carabinieri e polizia cantonale), grazie alla soffiata, erano da mesi ombre dei ladri che, seguiti passo passo in ogni loro spostamento, a Chiasso erano arrivati con al seguito sofisticate apparecchiature.

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