Via libera dalla direzione regionale lombarda dell'Agenzia delle dogane alla videosorveglianza delle dogane di Bizzarone-Brusata e di Ronago Val Mulini-Ponte Faloppia. La motivazione? Ragioni di sicurezza. "Subito dopo questo periodo festivo da parte della polizia locale di Bizzarone, Faloppio, Ronago e Uggiate Trevano inizieranno i lavori di installazione di videocamere di ultima generazione, in grado di fotografare le targhe dei mezzi in transito dalle dogane, in modo da accertare se si tratta di autovetture rubate, senza assicurazione e senza il bollo di circolazione - dice Mirko Baruffini, vice sindaco di Uggiate Trevano -. Due videocamere saranno installate a Bizzarone, la terza a Ronago. Quest'ultima videocamera sarà utilizzata anche per il controllo dei camion carichi di materiali inerti provenienti dal Ticino e destinati alle cave del nostro territorio. Siamo in attesa che da Roma giunga l'autorizzazione per il passaggio dei mezzi pesanti dalla dogana di Val Mulini".
Le tre videocamere, in funzione entro la fine del prossimo mese di gennaio, saranno collegate alla polizia locale, attiva nei quattro Comuni consorziati nell'Unione Terre di Frontiera, ai Carabinieri e alla Guardia di finanza. Il costo della videosorveglianza di Bizzarone e Ronago è di 15mila euro. Spesa sostenuta dai quattro Comuni, che nei giorni scorsi hanno votato il sistema di controllo. Un ambizioso progetto di cui 'laRegione' è in grado di anticipare alcuni aspetti. Innanzitutto è prevista l'installazione di 11 videocamere, di cui una alla dogana di Ronago-Marcetto. Le altre saranno puntate sulle strade d'accesso ai quattro Comuni. La spesa globale è di 100mila euro. Da qui la decisione di chiedere un contributo di 80mila euro alla Regione Lombardia, nell'ambito del bando che prevede uno stanziamento complessivo di 5 milioni di euro per finanziare iniziative mirate a fronteggiare alcuni fenomeni di criminalità che suscitano allarme nell'opinione pubblica. Si pensa in particolare ai furti nelle abitazioni, problema molto avvertito anche in Ticino, tanto da chiedere la chiusura notturna dei valichi minori. La richiesta di contributi scade l'8 febbraio.
"Se la risposta sarà positiva, entro sei mesi saranno in funzione le 11 videocamere - prevede Mirko Baruffini -. Videosorvegliare il territorio lo riteniamo più utile, rispetto alla chiusura notturna delle dogane, anche perche' e' possibile entrare e uscire dal Ticino passando dai valichi alternativi che si incontrano lungo il confine''. Anche il comune di Colverde, che ha unito Drezzo, Gironico e Parè, è impegnato a realizzare un suo progetto di videosorveglianza. Un piccolo 'grande fratello' che prevede una videocamera al valico di Drezzo-Pedrinate.