Luganese

Tram-treno: sì senza fermate a Cavezzolo e sotto la stazione

L'Ata crede nel progetto ma è meglio fermarsi per migliorarlo mantenendo la linea di collina che è utile perché porterebbe utenti in stazione

L’Ata ribadisce la propria posizione
(Ti-Press)
15 dicembre 2025
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“Che il tram-treno del Luganese, una volta terminata la fase 1, con una spesa di 766 milioni, 20 anni di progetti e 10 di realizzazione potrà trasportare meno passeggeri rispetto a oggi non è affatto una scoperta”. Comincia così il comunicato stampa diramato dall’Associazione traffico e ambiente (Ata). Associazione che, prosegue la nota stampa, “insieme ad altre, lo denuncia da anni con tutti i mezzi. Ora finalmente il bubbone è esploso”. Ata ribadisce che il problema “è la nuova fermata prevista a Cavezzolo che è troppo corta e non permette di far circolare i treni in doppia composizione come ora. Quindi, anche aumentando la frequenza (da 15 a 10 minuti), si potranno trasportare (con maggiori spese di esercizio) meno passeggeri”. Ata, in vista della votazione del credito suppletorio, crede nel tram-treno, però ritiene che il Gran Consiglio debba “avere il coraggio di fermarsi e migliorare il progetto in modo che i soldi investiti servano davvero a far fare un salto di qualità alla mobilità del Luganese”.

Quali sono le soluzioni? “Si rinunci alla fermata di Cavezzolo, si mantenga quella attuale di Molinazzo (molto meno costosa e molto meglio integrata nel paesaggio), si rinunci alla costosissima stazione sotterranea sotto la stazione Ffs di Lugano e, invece, si mantenga in esercizio la linea di collina che già raggiunge la stazione di Lugano, con treni doppi e un tempo di percorrenza paragonabile”, scrive Ata, secondo cui “con queste modifiche, si potrebbero risparmiare un buon paio di centinaia di milioni, da utilizzare per eventuali miglioramenti poco costosi”. Ata propone di prolungare il cunicolo di sicurezza fino Lugano centro e attrezzarlo come pista ciclabile. Il problema della fermata troppo corta (dove c’è ora la pensilina) si potrebbe risolvere dividendo il doppio treno a Molinazzo (una parte verso la stazione Ffs lungo la linea di collina e l’altra verso il centro via tunnel) o interrando la fermata, visto che lì è già prevista una piazza sotterranea con alberi piantati sotto che sbucano sopra”.

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