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Più cari i lidi cittadini e il pattinaggio alla Resega

Deciso l’aumento delle tariffe di strutture balneari e della pista di ghiaccio di Lugano. Attesi maggiori ricavi per circa 370mila franchi

Il Lido di Lugano
(Ti-Press)
12 marzo 2025
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Dal prossimo 1° maggio costerà di più fare il bagno nelle strutture balneari della Città di Lugano. La proposta è stata già ratificata dal Municipio e l’informazione, tramite un formulario, è stata diffusa qualche settimana fa agli affittuari di cabine del Lido, che per regolamento devono rinnovare anche l’abbonamento. I locatari delle cabine, per le quali c’è una lunga lista d’attesa, sono tenuti a rispondere entro lunedì prossimo. Nella prossima stagione, però, aumenteranno di circa il 10% anche gli ingressi, gli abbonamenti e appunto l’affitto delle cabine. Insomma, un po’ meno rispetto a quanto è stato deciso dall’ente autonomo di Bellinzona. La proposta di adeguamento delle tariffe degli stabilimenti balneari riguarderà anche la pista di ghiaccio, a partire dal prossimo 1° settembre.

‘Restiamo concorrenziali’

Il provvedimento di rincaro di tutti i prezzi delle strutture balneari rientra nelle misure di riequilibrio finanziario ed è stato voluto a parziale copertura dei costi di gestione corrente dei lidi (Riva Caccia e Lido San Domenico, compresi). Al momento, siamo a livello di proposta. Sì, perché «il rapporto non è ancora ufficialmente passato in Municipio. La misura rientra nell’ambito del risanamento finanziario della Città. Ai dicasteri sono stati chiesti risparmi ma anche di valutare eventuali ottimizzazioni su servizi che sono sottostimati o concorrenziali, nell’ottica di ottenere maggiori introiti» spiega il vicesindaco Roberto Badaracco, direttore del Dicastero cultura, sport ed eventi di Lugano. Ma come si giustifica questo incremento che è minimo però è pur sempre un aumento? «Abbiamo constatato che comunque le tariffe generali dei centri balneari di Lugano sono molto buone e più basse nel confronto con tutte le principali altre realtà ticinesi ed è emersa la necessità di fare uno sforzo per racimolare un po’ più di soldi, restando comunque concorrenziali. Siamo giunti alla conclusione che un aumento di un franco per l’ingresso giornaliero possa essere sostenibile», risponde il vicesindaco. Allo stesso modo, aumenteranno gli abbonamenti di circa il 10%.

Costi energetici e carovita al rialzo

Nel dettaglio, l’incremento dell’affitto stagionale delle cabine, per il Lido centrale, è più elevato: si passa dai 108,10 a 162,15 franchi (+ 54,05). Meno pesante, invece, l’aumento di noleggio dei teli da bagno, che passa dagli 8 ai 9 franchi, la vendita delle cuffie da bagno (da 3 a 4 franchi) e il costo di sauna e bagno turco (da 9 a 10 franchi), mentre sale a 8 franchi (dagli attuali 5) il noleggio di sdraio, lettino e ombrellone. Il vicesindaco ricorda, tuttavia, che l’ultimo adeguamento, al rialzo, delle tariffe risale all’anno 2020 (con l’aumento rispettivamente di 1 e 2 franchi) per i biglietti di entrata singola alle strutture balneari Lido e Lido pallone invernale). Poi, nel 2022 con lo scoppio del conflitto in Ucraina, la Città è stata confrontata con una significativa crescita dei costi energetici e del carovita in generale che hanno avuto un impatto considerevole sui costi di gestione delle infrastrutture sportive. Il leggero aumento delle tariffe, dal punto di vista della Città, è dunque motivato.

Tutto sommato, se confrontati con le statistiche delle vendite del 2023, gli aumenti consentirebbero maggiori ricavi di poco meno di 370’000 franchi, a fronte di un maggior costo per elettricità e combustibili per riscaldamento registrato dal 2023 al 2024 di oltre 800mila franchi (piscina di Carona esclusa). Badaracco guarda il bicchiere mezzo pieno e sostiene che la contingenza dettata dall’obbligo di risparmiare «è stata forse anche l’occasione per adeguare alla situazione reale una serie di servizi pubblici che a Lugano hanno prezzi bassi». Come detto, l’adeguamento prospettato, per coerenza, riguarderà anche lo spazio e l’accesso per il pubblico alla pista del ghiaccio, che è di 1 franco per ingresso. Nell’ambito delle tariffe “speciali” (che hanno un forte impatto su scuole e associazioni), il costo dell’ingresso delle scuole cantonali è stato invece aumentato di 1,5 franchi, al fine di allinearlo alle altre tariffe (quattro franchi). Incrementi parzialmente compensati perché deducibili con gli sconti attraverso la piattaforma MyLugano, che assicura agevolazioni a favore dei cittadini. Il Municipio dovrà procedere con l’adeguamento normativo, ossia alla modifica dell’ordinanza municipale sulle tasse per l’uso delle infrastrutture sportive.

Maggiori entrate, un ‘cantiere aperto’

E sul fronte dei risparmi a che punto siete in Municipio? «Il rapporto vero e proprio, con le misure, è atteso per il mese di aprile – risponde il vicesindaco –. Il lavoro lo sta eseguendo il gruppo preposto al risanamento finanziario». Dovrebbero giungere maggiori ricavi anche attraverso altre maniere, tipo a livello di costi dei posteggi e di uso del suolo pubblico, ma bisognerà trovare un equilibrio. Il sindaco di Lugano Michele Foletti si limita a dire che il ‘cantiere’ è ancora aperto: «Il gruppo di risanamento sta lavorando per cercare di trovare il modo di risparmiare 10 milioni di franchi, nel rispetto del mandato ricevuto dal Consiglio comunale su proposta della commissione della Gestione e anche sull’incremento delle entrate sta facendo una serie di valutazioni. Dal profilo dei risparmi, mi hanno detto proprio stamattina (ieri ndr) che ci si dovrebbe arrivare. Dall’altra parte, non ci si potrà inventare nuove imposte e nuove tasse, quindi, come è stato fatto per le strutture balneari e la pista di ghiaccio, credo si possa procedere con un adeguamento delle tariffe già ‘imponibili’ che rientrano nelle forchette indicate nei vari regolamenti, così basterebbe aggiornare la relativa ordinanza. Altrimenti, bisognerà fare richieste di modificare il regolamento comunale e quindi occorrerebbe passare dal Legislativo». Foletti esclude altri balzelli in merito alla tassa sui rifiuti, perché è un conto separato e, anche volendo, non si può spingersi oltre al recupero di ciò che si spende.

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